Un po’ prima del tonfo in borsa[1], l’area Comunicazione Interna di Telecom Italia aveva lanciato un Grande Concorso Letterario tra i suoi dipendenti: bisognava scrivere un testo di massimo 2000 caratteri (spazi compresi) sul tema “C’è un tempo per tutto”. Non avendo nulla di meglio da fare, ho deciso di lanciarmi e scrivere per la prima volta in vita mia un testo di narrativa… scoprendo tra l’altro che 2000 caratteri (spazi compresi) sono dannatamente pochi per una storia: soprattutto poi quando avevo scritto il racconto su zoho che non conta gli spazi, e mi sono trovato a dover tagliare 500 caratteri dalla storia già pronta.
La presentazione dei racconti scadeva il 15 febbraio, e per il 31 marzo ci doveva essere la premiazione dei quattro migliori racconti. Oggi però è arrivata una mail in cui tra le righe dicono di essere in ritardo folle, e comunicano esplicitamente che hanno ricevuto più di 700 racconti: praticamente un dipendente su cento si è cimentato all’opra. Peccato, le mie possibilità di vincita (e di avere una scusa per andare a Torino :-) ) sono praticamente scese a zero.
[1]immagino che i due eventi siano scorrelati
Ultimo aggiornamento: 2008-03-28 16:21
..secondo me era solo una scusa per tornare a pranzare almeno per un giorno alla fantastica mensa di To….
Questa mi ricorda quella storiella del racconto breve che doveva contenere come argomenti il sesso, la religione e il mistero…
La vincitrice ha scritto “Mio Dio, sono incinta, vorrei sapere chi è stato…”
:)
Non ho vinto. Ritento?
Non sono nemmeno arrivato in finale tra i racconti Telecom.