Alberto Biraghi in questo giro è decisamente schierato per il non-voto alle prossime elezioni (di per sé lo sono anch’io, ma si sa che non sono un tipo militante). Oggi presenta due link al riguardo. Uno (purtroppo) è di beppegrillo™, che afferma di sapere già chi verrà eletto. Effettivamente il Vate Telematico ha ragione, nel senso che anch’io potrei indicare tranquillamente cinquecento deputati e duecento senatori che saranno “premiati” dalla votazione “popolare”. Ricordatemi che prima delle elezioni devo fare un post sull'”elettore marginale” e uno sul “meglio non votare per il mio partito”, tra l’altro.
Avrei invece dei dubbi sulla seconda citazione, da Peter Gomez: non tanto perché dice che al Senato non ci sarà una maggioranza certa – questo lo sappiamo già in tanti, anche se alla tivù non lo dicono – né perché dice che Sìlviolo deve stare attento perché sondaggi troppo alti potrebbero portare a un’astensione del suo elettorato – cosa possibile. Quello su cui non concordo è la frase finale: «il rischio ingovernabilità non è un effetto perverso del porcellum. È invece il secondo obiettivo di una riforma pensata e votata nel 2005 quando tutti davano per certo il trionfo del centro-sinistra». Scusate, ma non vedo proprio B. a farsi da parte per avere un governo tecnico. Secondo me lui contava su una riforma elettorale fatta dal centrosinistra per ritornare ad avere un premio di maggioranza nazionale e fare fuori gli altri anche al Senato… Vedremo tra poco più di un mese.
Ultimo aggiornamento: 2008-03-17 16:08
Ah, il Biraghi è tornato online? Avevo cancellato il feed mesi fa quando aveva chiuso tutto, buono a sapersi!
Per completare la confusione, segnalo anche questo articolo interessante (e per certi versi inquietante) di Carotenuto:
http://www.gennarocarotenuto.it/2083-larte-di-votare-al-tempo-del-porcellum
O forse lo avevi segnalato proprio tu? Boh, ormai è andata :)
non ho capito la tua obiezione. non vedi Berly che si fa da parte per un governo tecnico e quindi l’ingovernabilità non è un effetto voluto del Porcellum?
Io credo che Berly, tra votare subito (con l’effetto antiProdi) col Porcellum e votare in un momento forse meno favorevole con una legge elettorale migliore, abbia scelto il primo caso ritenendolo il più vantaggioso per lui; pensando cioè, nonostante il Porcellum, di poter avere la maggioranza anche al Senato. se poi non ci riesce, il conseguente governo tecnico sarà fatto comunque da un Parlamento dove il PdL ha più seggi.
@Pb: no. L’ingovernabilità generale è un effetto voluto dal Porcellum, però Silvio non si aspettava che Uòlter corresse da solo e quindi aveva fatto conto di un risultato finale che gli dava un certo margine di vantaggio. (Sì, a volte divisi si vince).
Avere un governo tecnico dove il PdL ha più seggi non è una cosa che faccia così bene: hai presente il governo Dini? :-)
Beh, pur esendo concittadini, non sono mai riuscito a comprendere pienamente il personaggio Dini finche’ – cose da piccola citta’ – mentre pranzavo in un bar un po’ losco dietro Via della Pergola un tizio ha raccontato di essere cresciuto assieme al nostro soggetto, specificando che il padre fruttivendolo lo osservava con palese disgusto mentre giocava lanciando in aria le ciliegie per prenderle al volo in bocca… Mancando sempre il bersaglio, tra l’ilarita’ generale degli amici e l’irritazione del genitore.
Aneddotica spicciola, se pensi che possa dare atto a querela non pubblicare il commento, di questi tempi… :-)
“Glien’ha sp******te a casse intere!”
Chissa’ se e’ vero. Il tipo che raccontava pareva sobrio.
Che notiziona, eh?! Pero’ l’immagine ha una sua innegabile forza, e se e’ vero che il bambino di oggi e’ l’uomo di domani…