Questo articolo di rep.it mi ha stupito davvero. Non è che mi abbia stupito scoprire che il costo dei prodotti ad “alta frequenza d’acquisto”, cioè quelli che prendiamo tutti i giorni, sia salito molto di più del valore “ufficiale” dell’inflazione: spannometricamente ci arrivavo anch’io, e l’anno scorso avevo anche scritto qualcosa su come i panieri Istat non rispecchiano quello che la gente vede tutti i giorni: è un banale artificio legato al fatto che i nuovi prodotti introdotti in genere tendono a scendere di prezzo. Non mi ha stupito più di tanto nemmeno il fatto che quei prodotti contino solo per il 39% nell’indice: nella media italiana probabilmente è vero, peccato però che per le famiglie più povere, quelle cioè che sono più interessate agli aumenti, la percentuale cresca di molto.
No: quello che mi ha stupito è che l’Istat abbia scelto di preparare una simile statistica, e che un grande quotidiano nazionale ne parli.
D’altra parte, viviamo in una nazione in cui si nasconde la tabella che compara i prezzi dei carburanti in Italia, perché le compagnie petrolifere potrebbero sfruttarla per fare un cartello dei prezzi…
Ultimo aggiornamento: 2008-02-22 12:35
la motivazione per la quale non si espongono più i cartelli dei prezzi della benzina non la conoscevo. Carina ;-) e io che pensavo che fosse perchè i politici non volevano che si vedesse quanto la benzina (e il gasolio) aumenta ….;-)
proposta: se si indicesse un referendum per abolire l’istat perchè inutile …. magari comincerebbero a fare i panieri seriamente ;-)