Leggo da Alberto Biraghi che l’ufficio stampa del PD non è affatto d’accordo sul chiamare le consultazioni interne per scegliere i candidati alle prossime politiche “primariette”. Cito verbatim:
«Il termine ‘primariette’ non ci appartiene e dipende esclusivamente da una scelta del giornalista che, con tale termine, esprime anche un giudizio, che noi stigmatizziamo, su un importante strumento democratico con cui il partito sta completando il suo processo costituente, anche in vista della prossima tornata elettorale».
Repubblica, sempre fedele alla linea, si è subito allineata al diktat uolteriano: come si può ora leggere, adesso l’articolo recita «Primarie, no meglio “primariette”. Anzi, per correttezza è più giusto chiamarle “consultazioni”». Il maanchismo, insomma, stavolta si perde del tutto.
Eppure il De Mauro, alla voce “-etto”, recita è usato produttivamente con valore diminutivo, a volte con connotazione affettiva e solo più in basso aggiunge può assumere talvolta connotazione ironica o, anche, spregiativa. Personalmente, quando ieri ho visto il termine, l’ho subito adottato pensando a parole come “superette” ((piccolo supermercato) e ritenendo che corrispondesse perfettamente alla valenza di “piccole primarie”, senza alcun intento ironico. Però vedere questa piccata presa di posizione mi fa immaginare che al loft del PD non siano così paciosi e felici come vorrebbero far credere: a questo punto credo che non mi periterò di usare la parola come vogliono loro :-)
Ultimo aggiornamento: 2008-02-13 08:58
Ma tu tanto non li voti, quindi che te ne frega di come scelgono i candidati? :-P
(In realtà sembri un innamorato tradito, ma ti scuso perché, al di là della scelta di voto nello specifico, siamo tutti così: incazzati col PD per non essere [ancora] un partito socialdemocratico moderno…)
@vb: capisci che commentare il fatto che – dopo tutto quello che sta cianciando – Silvio vuole fare l’accordo al sud con l’UDC non vale molto la pena… al limite serve per fare notare che casualmente ne parla rep.it ma non il corsera :-)
Beh, a dire il vero anche a me il termine “primariette” sembra francamente spregiativo… però a ben vedere come sono organizzate non era poi così fuori luogo chiamarle primariette, dato che primarie vere e proprie effettivamente non sono, perchè decideranno poi i soliti in che misura considerare il risultato delle primarie(tte).
P.S. Il link è sbagliato, va sull’accordo/non accordo/forse accordo/vedrai che lo fanno l’accordo pdl-udc
@Yuri: si vede che io sono così buono dentro che non mi accorgo di questa valenza spregiativa… e che sono così subliminalmente cattivo che metto il link a quello di cui non voglio parlare (vedi mia risposta precedente a vb).