La posta in gioco è stato il titolo della rubrica settimanale dei giochi su La Stampa (ora purtroppo scomparsa). Con lo stesso nome, Stefano Bartezzaghi ha scritto questo libro (Stefano Bartezzaghi, La posta in gioco, Einaudi ET Pop 2007, pag. 254, € 12, ISBN 978-88-06-18653-1) che raccoglie alcuni dei temi trattati in quegli anni, rivedendoli per evitare i problemi dovuti all’allora attualità che non è più attuale e cercando di dare un’aria un po’ più omogenea rispetto a quanto pubblicato all’epoca. Non che ci sia riuscito più di tanto, visto che per nostra fortuna Bartezzaghi è un digressore nato! Ma oltre ai giochi c’è la “parte seconda”, in realtà una grande appendice, che si intitola “Le poste in gioco” e parla di alcuni dei più grandi giocologi… che scambiavano lettere con i solutori dei loro giochi. Si va così da Lewis Carroll a Giampaolo Dossena, passando per Martin Gardner e per i Wutki, e questo libro è probabilmente l’unico da cui potrete sapere qualcosa di loro.
Ultimo aggiornamento: 2008-02-12 17:33
a dire il vero c’è il libro di Dossena, che dei Wutki era il boss, che spiega e ricorda le cose (“Garibaldi fu ferito”), però non so se è ancora in catalogo.
L’edizione originale no, ma quella del Mulino è persino col 15% di sconto al momento su IBS. Però potrei sbagliarmi – la mia memoria ormai fa acqua da tutte le parti – ma non è che ne parlasse molto. Comunque il boss dei Wutki era Sergio Morando :-)