Dichiarazione di voto

Tra due mesi si vota per le politiche. Voi sapete già cosa farete? Io sì. Andrò al seggio, e annullerò con molta cura le schede. Potrei forse (forse) cambiare idea se qualche partito decidesse di non presentare i suoi maggiorenti in più di una circoscrizione, e chiedesse almeno ai suoi iscritti in che ordine mettere i candidati sulla lista, ma non è nemmeno detto.
Nulla di strano: due anni fa mi ero detto “questa è l’ultima volta in cui vado a votare senza potere indicare chi preferisco”, e cerco di rimanere coerente. Né me ne può fregare di meno degli alti lai di quelli che, sapendo che le mie preferenze non sono certo per l’attuale centrodestra, mi diranno che così faccio il gioco di Silvio. Tanto non è che il governo Prodi II abbia fatto chissà che cosa per me.
A chi mi ha già detto “perché non vai semplicemente in gita” rispondo che per me andare a votare è un dovere civico. È un po’ come la barzelletta di quello che racconta che quando sta male va dal medico e poi dal farmacista perché anche loro devono pur vivere, e una volta arrivato a casa butta via le medicine “perché devo vivere pure io!”. A questo punto non mi aspetto nulla dalla classe politica italiana, ma la Costituzione la rispetto ancora… io.

Ultimo aggiornamento: 2008-02-12 13:00

25 pensieri su “Dichiarazione di voto

  1. deeproland

    andare a votare è un dovere civico, ma anche per i politici votati dovrebbe essere un dovere, quantomeno morale, occuparsi di dare un significato serio alla politica italiana.
    io non andrò a votare, come ormai faccio da circa vent’anni; la motivazione ‘intellettuale’ è di aver smesso di credere al sistema delle elezioni come strumento di rappresentanza democratica.
    una motivazione più qualunquistica è che mi son reso conto, da Craxi in poi, che non è con il voto che potremo cambiare la classe politica, almeno in italia.

  2. Larry

    Anche io andrò, ma sono ancora indeciso fra annullare (magari con qualcosa di salace che allieti la giornata degli scrutatori) e votare la cosa rossa. Tenendo però presente che partono “da zero”, da un livello nullo di considerazione nei loro confronti (ed è già una concessione magnanima), e mi devono convincere a votarli in due mesi. Una missione praticamente impossibile, considerato che probabilmente nemmeno loro sanno perché dovrei votarli.

  3. Michele Mattioni

    Io invece vado e voto per DiPietro e l’Italia dei Valori.
    Perché ha fatto il ministro nei migliori dei modi e vuole provarci seriamente.
    Perché ha detto come fará le liste. Perché vuole davvero cambiare le cose.
    Io conto uno.
    Ed una possibilitá se la merita tutta.

  4. mestesso

    Anche io voterò IDV.
    a) perché è il meno peggio
    b) perché non dire niente non serve a niente
    c) la selezione avviene solo tramite la preferenza (anche col porcellum)
    Bisogna tenere presente che votare qualcuno è l’unico modo per fare una selezione. Se non si vota (o si fa nulla), nulla si sceglie, nulla si seleziona e sicuramente al posto di probabilmente non cambierà nulla.
    Io sono anni che mi sgolo: non votare è stupido, inutile, vile.
    Pensi che se il 30% votasse, cambierebbe qualcosa? Pensi davvero che se ci fossero il 25% di nulla cambierebbe qualcosa?
    Al potere ci va chi viene votato, ed il potere lo esercita comunque. Con un bel pernacchione a chi perde tempo andare al seggio per fare la nulla.

  5. .mau.

    @mestesso: forse non sono stato chiaro. Sono perfettamente convinto che non cambierebbe assolutamente nulla anche se votasse solo il 10% della popolazione. (A me piacerebbe una legge elettorale che riducesse il numero di seggi assegnati calcolando la percentuale dei voti espressi :-) ) Non scriverò nemmeno una pernacchia, perché serve solo a fare forse divertire gli scrutatori. Il punto è che io non posso selezionare una persona, e non c’è nessuna forza politica che mi interessi selezionare.
    (Vorrei comunque ricordare a chi vota IdV che due anni fa hanno portato al Senato quel giornalista e imprenditore di Sergio De Gregorio, e che del resto non avrebbero potuto fare diversamente, visto il Porcellum)

  6. Carlo Fusco

    caro .mau. hai espresso esattamente la mia opinione. Farò anch’io lo stesso.

  7. Marco

    Io rientro dall’UK per votare. A mie spese. E penso che votero’ PD.
    1. Ogni altra scelta (cose rosse, IdV, scheda bianca, grilli) sono un voto per Silvio e lui ci conta.
    2. Prodi II-III non era nelle condizioni per cambiare la legge elettorale (ad esempio) o sistemare il conflitto di interessi (altro esempio) perche’ sarebbe caduto prima. Quindi non me la sento di rimproverargli questo.
    4. PD e PDL(fu FI)-AN non sono la stessa cosa. Nonostante Rutelli, Binetti e altri.
    5. Mi sono illuso che qualcosa di nuovo ci sia nel PD.
    6. Se il PD non va bene lo si puo’ anche cambiare. Magari incominciando a “partecipare”[*] non solo sui blog e durante le elezioni.
    Ma alla fine non so, speriamo in bene.
    [*] Non necessariamente come iscritto o futuro segretario!

  8. LivePaola

    Attenzione, Berlusconi in questi due anni non è certo migliorato, anzi ha pure cominciato a presentarsi davanti all’ONU a chiedere una moratoria globale sull’aborto, Ferrara-style. E tu vuoi lasciarlo tornare al governo?

  9. Barbara

    Io votero’ per il male minore. Preferirei avere alternative che mi piacciono, ma non le ho.
    E sono contenta di poter votare: mia nonna, alla mia eta’, non poteva.

  10. rossana

    Siamo uno strano popolo. Presi individualmente, ragioniamo,discerniamo, discettiamo e critichiamo; quando si tratta di unirsi per far rispettare il nostro punto di vista, per far sapere con forza a chi il potere lo gestisce quel che desideriamo, siamo presi da improvvisi mancamenti, non siamo d’accordo sul modo di dimostrare, o non ci piace la faccia di chi parteciperebbe alla dimostrazione o semplicemente abbiamo tanto da fare, PROPRIO QUEL giorno che qualche sognatore illuso ha scelto per farsi portavoce del nostro dissenso.
    Non sono nessuno, lo so, e probabilmente sono una cretina come qualcuno di voi penserà, ma io penso che questa classe politica ce la siamo voluta noi. Finora. Perché non andando a votare rafforzeremo chi ci toglierà anche il diritto di voto e non avremo più alcuna responsabilità.
    Rossana

  11. Stefano

    Non voglio fare propaganda politica, pero’ rimanendo nell’area di centro-sinistra mi pare che il partito democratico abbia dichiarato che intende mettere nel programma una legge elettorale che dovrebbe soddisfare la tua esigenza di indicare chi preferisci.
    Quindi in un mondo di ingenui che credono alla costituzione E ai programmi politici , non sarebbe forse questa la volta in cui bisognerebbe fidarsi?
    Naturalmente parlo del tutto ipoteticamente, con pieno rispetto di tutti gli partiti di sinistra, centro e destra di cui non conosco i programmi politici nel merito di questo argomento.

  12. .mau.

    commenti qua e là:
    – anche nel programma di governo del centrosinistra per questa legislatura c’era la modifica della legge elettorale. Non mi pare ci sia nemmeno stato il tentativo (Vassallum e Biancum erano giusto esercizi di stile, non sono nemmeno arrivati a essere calendarizzati in una commissione)
    – l’Aventino era stato fatto dai deputati. C’è una bella differenza.
    – Visto cosa è successo in questi due anni, non sono così convinto che il male minore sia una gran bella cosa.
    – ci siamo voluti tutta questa classe politica, da sinistra a destra, e compreso beppegrillo™ di cui ho già scritto a suo tempo cosa penso.
    – chi mi conosce de visu sa che mi sono spesso impegnato di persona, dalla candidatura alle elezioni studentesche a quella nelle RSU: generalmente sono stato trombato, il che non è poi troppo strano visto che è chiaro che sono lontano dalle idee delle maggioranze, ma ad esempio per quattro anni ho fatto seriamente il delegato sindacale. Il fatto non è tanto che ho ormai 45 anni, quanto che ciò che in Italia passa per “impegno politico” è tutto fuorché la mia idea di politica.

  13. Barbara

    Non ho detto che il male minore sia una bella cosa, e non lo credo neppure.
    LivePaola secondo me ha ragione da vendere.
    Peraltro ritengo che tentare di far cambiare idea a .mau. su un argomento su cui ha riflettuto seriamente sia tempo perso :-).

  14. rossana

    E per forza che sei stato trombato! Sei uno che pensa con la propria testa, lavori seriamente, desideri dare il tuo apporto per il raggiungimento del bene comune, possibilmente cercando di far emergere i migliori e di moralizzare la politica: sei un sovversivo.
    Tutti gridano allo scandalo ma ognuno si cerca un protettore per ottenere un bel posticino dove si guadagna molto e si lavora poco(meglio niente, però) e perciò, dopo aver fatto i moralisti a parole, si va a votare il protettore che promette di più.
    E poi,a 45 anni, sei un lattante rispetto alla maggioranza dei parlamentari. Hai notato come sono longevi? Sono attaccati alla vita con la stessa tenacia con cui si incollano alle poltrone. Devi pazientare e insistere, sperando che gli elettori ritrovino il buon senso.

  15. chartitalia

    uhmm… vedo tempi ancora più bui davanti
    intanto mau, puoi partecipare alle consultazioni che il PD ha avviato per cercare di far scegliere agli elettori i candidati: non sono delle vere e proprie primarie, ma almeno ci provano, visti i tempi ristretti
    comunque, perdonatemi, ma la storia di non voler votare il meno peggio è una pura idiozia; in realtà si vota sempre per il meno peggio; altrimenti si finirebbe per votare un partito fatto da una sola persona: se stessi (e si riuscirebbe a litagare anche in quel caso)
    è ovvio che all’interno di un vasto schieramento ci sono persone gradite ed altre meno gradite; pensate al vostro posto di lavoro: c’è sicuramente gente che non stimate o che non sopportate, ma non per questo cambiate posto di lavoro o vi rifiutate di lavorare con voi
    io direi che in questi due anni, anche la blogosfera ha fatto la sua parte per affossare il governo Prodi; ho visto tanti bloggher con la puzza al naso a sparlare di questo sfortunato governo di quanto non sparlassero del governo di Tu-Sai-Chi; e dopo altri 5 anni di berluscones voglio vedere se l’ammucchiata dell’ultimo governo prodi non ci sembrerà uno dei migliori governi che l’italia abbia mai avuto; certo non è riuscito in neanche due anni a rimediare ai guasti fatti in 5 anni dalla destra, ma mi chiedo come avrebbe potuto farlo considerando i ceppalonici, i lambertidini, i dipietri e l’accozzaglia che è stata costretta ad imbarcare
    e adesso che il PD si presenta da solo, viene accusato di non esser riuscito a fare le cose che la vecchia coalizione gli ha impedito di fare; certo, ci penserà colui-che-non-si-può-nominare
    infine una parola per i dipietristi: è solo la versione ripulita della sindrome di mastella, con cui si alternava nel ricattare l’attuale governo; o vi siete scordati i diktat, la divulgazione delle registrazioni dei consigli di ministri ed altre carnevalate del genere? e l’assoluta incapacità nello scegliere le persone; vi ricordo che oltre al Di Gregorio, anche nel 2001, l’unico parlamentare eletto nelle sue liste è passato nel giro di due giorni con i berluscones
    infine, due parole sul mito della presunta scelta dei candidati: ma quando mai? intanto perchè al senato mi sembra ci sia sempre stato il sistema uninominale: o votati il candidato della lista o ne votavi un’altra, ma non potevi scegliere all’interno della lista; ed anche per la Camera, in realtà ci sono sempre stati le circoscrizioni sicure ed i cavalli di caligola sono sempre stati eletti
    perdonatemi, ma davvero la sinistra, da Livorno in poi, è sempre votata all’autoditruzione ed all’incapacità di convivere e di mediare tra interessi diversi

  16. iwasadoledadstoyboy

    da qualche giorno mi ritrovo a ricevere insulti da amici e parenti quando esprimo la mia intenzione di voto (senz’altro: NULLA). Ricevo insulti anche dai frequentatori delle poche discussioni online a cui (raramente) partecipo. Il che mi fa pensare che ci sia un po’ troppa suscettibilità sull’argomento.
    Sono soddisfatto di trovare, finalmente, un po’ più di gente che la pensa esattamente come me e che ha il coraggio di dirlo (in effetti so che siamo di più ma pare sia una scelta impopolare farlo sapere).
    Aggiungerei soltanto una considerazione alle condivisibili argomentazioni del post:
    penso che accettare passivamente la dottrina del “votare il meno peggio” significhi anche accettare di essere governati e rappresentati da personaggi mediocri e volgari che trangugiano bavosamente mortadelle in senato tra fischi e sollazzi. Votare il meno peggio è essa stessa una scelta mediocre e arrendevole, che ci precipita verso il basso, in un tragico declino politico, culturale e sociale.
    Non andare a votare è arrendevole.
    Non è arrendevole annullare la scheda.
    Una sola persona che annulla la scheda rappresenta un voto sprecato.
    Qualche migliaio (tante migliaia, spererei) di persone che annullano le schede formano, invece, un (piccolo) serbatoio di voti di gente attiva, sensibile all’argomento elezioni, molto motivata ma insoddisfatta della politica attuale e dei politicanti di (pseudo)destra e (pseudo)sinistra, priva di rappresentanza.
    … ché qualche faccia nuova, giovane e soprattutto onesta (con buoni e sani argomenti, ovviamente) si faccia pure avanti a guadagnarseli …
    Questo strano sistema elettorale senza preferenze spingerebbe (in astratto) a votare per il simbolo, per l’ideologia rappresentata da quel simbolo, dal partito. In realtà, ciò accade in un momento in cui non esistono più le ideologie. Ciò accade in un momento in cui non esistono neanche le idee. In un momento in cui la gente vota il simbolo per simpatia, come se fosse una squadra di calcio.
    In un momento in cui la gente riesce ad esprimersi in dichiarazioni di voto per il PD senza conoscere le liste, senza conoscere il programma, senza conoscere i ministri dell’eventuale (molto eventuale) squadra di governo.
    Ma si sa. Il partito del meno peggio va avanti così, imperterrito.
    Ad libitum

  17. .mau.

    @Chartitalia: il collegio uninominale dà comunque la possibilità di dire “se il partito in cui mi riconosco di più mi mette uno che non mi piace, peggio per loro, io non lo voto” (ricordo di avere annullato la mia prima scheda la volta che al mio collegio torinese mi trovai per la sinistra Giorgio Benvenuto). A parte che le “primariette” se non ho letto male sono solo per gli iscritti al PD, voglio vedere se poi mettono i candidati nell’ordine di voti ricevuti, il che sarebbe effettivamente il massimo che si può fare con il Porcellum. Se lo facessero sul serio, sarebbe un segnale molto forte, quindi sono certo che non capiterà…

  18. chartitalia

    @mau: guarda che anche in America votano gli iscritti, e devono registrarsi con diverso tempo in anticipo, mi sembra;
    da quello che se ne sa, dove si riesce si procederà con delle vere e proprie votazioni tradizionali; dove non si riesce si effettuerà una specie di “caucus”, che non ho capito bene cosa sia, ma almeno è un segnale coerente di far scegliere i candidati da inserire in lista
    certo, stiamo a vedere, ma questo atteggiamento negativo e preconcetto su qualunque inziativa non ti fa onore; se non lo fanno, li accusi di essere incoerenti; se ci provano, li accudi di malafede; e se ci riescono, si potrà accusarli di agitare solo specchietti per le allodole
    vuoi mettere la soddisfazione: ah, io non mi sono sporcate le mani; io sono puro
    ciao

  19. .mau.

    Beh, che le primariette siano solo per gli iscritti non è certo una cosa di cui io mi lamenti: quando ho scritto “a parte che”, intendevo semplicemente dire che io non potevo andare a votare, ma non credo sia tecnicamente possibile mettere su delle vere primarie senza un minimo di preparazione in anticipo. (Per dirla tutta, in alcuni stati USA votano anche i non iscritti, ma ribadisco che questo non è il punto).
    Io sono qui ad aspettare: se viene fatta una cosa seria, trarrò le mie conseguenze, se si fa il solito giochetto delle tre carte, pure :-)

  20. Marco

    .mau., quando parlavo di partecipare mi riferivo prima di tutto a me, ma comunque tu (mi sembra) sei un’eccezione (senza piaggeria). Però non capisco cosa si ottenga a non votare. La CdL (o come si chiama adesso) vince, non verranno fatte nuove regole per il voto (o meglio verranno fatte se e come converranno a Qualcuno), ci saranno elezioni anticipate tra qualche anno. Dite che un forte astensionismo non turberebbe le coscienze dei politici. Quindi cosa rimane da fare? Aspettare il ricambio della classe politica? Non si corre il rischio invece di rafforzare la “partitocrazia”? Anch’io non mi fido della Repubblica.it quando decanta la necessità di un Unico Partito Democratico e le virtù taumaturgiche del Ualter, però il PD sarà anche solo il male minore, ma non vedo altre basi per costruirci sopra qualcosa di “buono” in futuro. PS: non voglio convincere nessuno, solo capire perché ho mille dubbi.

  21. Giuseppe

    .mau., per quanto possa servire, io la penso come te.
    In più inizio a credere che chi se la prende con i “non votanti” oppure parla di “meno peggio” e ventila ritorni di questo o quel personaggio (a seconda dei gusti) per colpa di chi “disperde voti” (i.e. c’è libertà di voto, finché voti chi va bene a me) sia in preda alla tipica fase di negazione: non vuole ammettere di aver dato fiducia a certa gente e si aggrappa all’illusione che ci sia “un cambiamento”. Io a parte colori e casacche, di cambiamenti non ne vedo….

  22. Barbara

    @iwas… e altri: io penso che sia meglio ilmaleminore(tm), ma non mi sognerei mai di trattar male chi sceglie di non votare. Ammetto pero’ di avere una preferenza per gli schedabianchisti rispetto agli “io al seggio neanche ci vado”, se non altro perche’ e’ bene distinguere chiaramente una scelta politica (diversa dalla mia, ma ugualmente rispettabile) dalla semplice pigrizia.
    @Giuseppe: cambiamento non ne ho visto molto neanch’io, pero’ ho visto la legge 40 e un appello per una moratoria sull’aborto. A me paiono segnali inquietanti. Credo che mi accontenterei di chi mantiene lo status quo, o lo peggiora meno.

  23. mattiaq

    Scusa .mau. se lo faccio qui, ma, non avendo un mio blog, vorrei approfittare di questa notiziola oramai in archivio per buttare giù il mio punto di vista.
    D’altra parte penso che proprio da questo post sia partito il mio ragionamento e il dibattito con me stesso che adesso mi portano a dire di aver deciso come votare.
    In effetti anch’io sono molto scettico sulla deriva leaderistica del PD che si sposa perfettamente con la logica del porcellum: affidatevi a me e ci penserò io a scegliere cosa e chi è meglio per tutti voi.
    Però, però, d’altra parte, penso sinceramente che Uolter non sia da ritenere colpevole della delusione del governo Prodi.
    Penso sinceramente che il PD sia qualcosa di veramente diverso da quello che c’era prima (DS e Margherita) e lo dico conoscendo bene, dal di dentro, sia il prima che il dopo.
    Penso anche che quello che viene criticato dell’operato di Uolter come sindaco di Roma (aver rilanciato Roma prima nell’immaginario collettivo che nella sostanza) sia proprio quello che servirebbe in questo momento al paese.
    Insomma ho deciso che affiderò a Veltroni questa cambiale in bianco che mi chiede, consapevole che, se perderà (come perderà) il mio voto sarà stato inutile più o meno come se avessi annullato la scheda.
    Se invece vincesse non avrebbe più scusanti, si è presentato (lui e solo lui) come la soluzione a tutti i problemi, senza più destri o sinistri che gli impediscano di fare quello che vuole fare e quindi verrebbe valutato senza attenuanti e senza scuse sulla base dei risultati.
    Vedremo…

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