L’addizione dei voti

sondaggi e somme
L’affezione di rep.it verso il partito democratico e Uolter Weltroni è talmente forte che verrebbe quasi un moto di compassione verso i simpatici giornalisti che devono attenersi ai dettami di scuderia.
L’ultimo esempio è di stamane.
È vero che generalmente i sondaggi sono fatti apposta per poter far dire quello che si vuole, ma in questo caso i numeri sono assolutamente contro, anche con il trucchetto di fare finta che il Porcellum sia un sistema elettorale proporzionale e non maggioritario. (Nota che non c’entra nulla con il post ma è interessante di suo: a Silvio B. non conviene affatto avere troppi alleati, perché potrebbe rischiare di superare il 55% e non averlo affatto, il premio di maggioranza. Chissà perché nessuno parla di questo). A questo punto che hanno fatto? Hanno preso lo scenario meno negativo, e affermato (come da ritaglio qui sopra): «Coalizzato con Di Pietro e opposto a un centrodestra orfano di Casini, il Pd otterrebbe il 34% dei consensi (30+4), che aggiunti all’8% della Cosa Rossa spingerebbero le forze del centrosinistra al 46%.» Però credo che già in seconda elementare un bambino sia in grado di dire che 34 più 8 fa 42, non 46. Anche contando il 2-2.5% di elettori che voterebbero nello schieramento di centrosinistra ma non hanno deciso quale partito (se ne parla giù in fondo), a 46 non ci si arriva proprio, visto che c’è anche una percentuale simile a destra. Ma forse a rep.it sono convinti che le capacità matematiche del loro lettore medio non arrivino a tanto?
P.S.: Leibniz fa notare che anche la percentuale indicata nel titolo (37% per il PdL) non è indicata da nessuna parte. Beh, forse viene considerato senza il 6% della Lega (di cui non v’è traccia nell’articolo, se non in una noticina «43% incassato dall’accordo tra Pdl e Lega Nord»)…
Aggiornamento (14:00) L’articolo è stato modificato in corso d’opera, e adesso la frase incriminata recita «…spingerebbero le forze del centrosinistra al 42% (al 46% con socialisti, radicali e il 2% di coloro che hanno deciso di votare centrosinistra ma non hanno ancora stabilito per quale partito).» Deve essere arrivato qualcuno che sa fare i conti: continua a mancare qualcuno che ricordi che stiamo parlando di un sistema elettorale maggioritario, e se non viene fatta una coalizione quel 46% comunque non esisterebbe.

Ultimo aggiornamento: 2008-02-11 10:14

10 pensieri su “L’addizione dei voti

  1. Yuri

    Ormai anche i sondaggi appartengono alla “Casa delle Libertà”, nel senso che lo “facciamo un po’ come c…. ci pare” :)
    Scherzi a parte, per avere un’idea dell’attendibilità dei sondaggi basta guardare cosa sta succedendo in America con le primarie (soprattutto quelle democratiche). Prima davano Hillary strafavorita, poi sembrava che Obama avesse già vinto tutto, poi Hillary piange in tv e rivince, poi Obama sembra che la raggiunga…
    Insomma, più che tecnica dei sondaggi, mi sembra la sana vecchia spannometria :)
    P.S. Ma non si poteva votare il 29 febbraio come aveva proposto “Cuore” non so più quante elezioni fa? Così votiamo una volta ogni 4 anni e non ogni 5 minuti…

  2. Michele

    A proposito di conti… quando un post sugli incredibili (nel senso che stento a crederci) risultati dell’Ecopass nel primo mese di vita?

  3. .mau.

    @Michele: ieri mi ero salvato gli strabilianti dati dell’ecopass, ma il difficile sarà trovare quelli veri da confrontare…

  4. Michele

    Eh… gia’, perche’ se la riduzione del 25% nella zona eco e dell’11 nelle zone limitrofe e’ calcolata confrontando i dati di gennaio con quelli del mese precedente, cioe’ dicembre… beh! allora anche a Torino si sono visti simili strabilianti risultati, e senza introdurre alcunche’, e pure nelle principali citta’ italiane sara’ cosi’… e’ proprio vero, Milano detta moda nel resto del paese. :)

  5. Lopo

    Ipotesi: forse considerano Di Pietro al 4% che manca?
    34% del PD
    4% Di Pietro (che non scioglie l’IdV, ma si coalizza col PD)
    8% Cosa Rossa (non coalizzata a priori, ma con la quale fare un accordo dopo le elezioni)
    Totale: 46%.

  6. .mau.

    @Lopo: no, se guardi il 34% è proprio scritto “30+4”, e non credo che il PD cresca di quattro punti di suo proprio perché si allea con Di Pietro!

  7. Lopo

    Giusto, scusa, ho letto di fretta (e non è neppure la prima volta che toppo…)
    Cmq nella tabella linkata all’articolo di rep.it si arriva al 46% aggiungendo questi:
    SOCIALISTI 1,5
    RADICALI 0,5
    VOTA C.S. MA NON SA OGGI QUALE PARTITO. ALTRI DI CS. 2.0

  8. paolo beneforti

    hanno corretto: “il Pd otterrebbe il 34% dei consensi (30+4), che aggiunti all’8% della Cosa Rossa spingerebbero le forze del centrosinistra al 42% (al 46% con socialisti, radicali e il 2% di coloro che hanno deciso di votare centrosinistra ma non hanno ancora stabilito per quale partito).”
    in ogni caso, come notavi, l’articolo ignora che la legge elettorale dà un premio di maggioranza alla coalizione che avrà più voti. il PD+IdV fa il 34% (ottimismo), FI+AN fa, boh, diciamo il 45%?

  9. .mau.

    Dal che si evince (a) che faccio bene a salvarmi il pezzetto della schermata, perché il 1984 finalmente vive e lotta insieme a noi (tra l’altro, adesso nell’articolo c’è il nome del giornalista, stamattina non c’era) e (b) che probabilmente a rep.it qualcuno dà un’occhiata a quello che scrivono in giro (penso a Leibniz che è un giornalista, più che al sottoscritto).

  10. motumboe

    “Chissà perché nessuno parla di questo”
    Mah, secondo me un po’ perchè tutto sommato, per l’effetto imbuto che si ha tutte le volte man mano che ci si avvicina alle elezioni, non è poi così scontato che oltrepassi il 55%…
    E un po’ perché gli italiani e la matematica…

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