Rivoluzione all’italiana

Ho già parlato più volte di Rivoluzione Italiana, il blog di Paolo Guzzanti. Oltre alla copia dei comunicati stampa da lui inviati in giro, Guzzanti sr. ha creato una sua comunità, sotto i princìpi appunto della “Rivoluzione Italiana”: «perché l’Italia non ha mai avuto la sua rivoluzione democratica e borghese, quella che in modi diversi ma non troppo hanno avuto l’Inghilterra nel 1688, gli Stati Uniti d’America con la guerra di indipendenza e di rivoluzione democratica culminata nella dichiatazione del 4 luglio 1776, e la prima parte della rivoluzione francese del 1789, prima che degenerasse nel mostro che produsse tentacoli e orrori fino ai nostri giorni attraverso il nazional socialismo hitleriano e il comunismo marxista.» (lo scrisse lui).
Si va alle urne e comunica – previo sondaggio bulgaro nel blog – che «Il senatore Paolo Guzzanti annuncia che il laboratorio politico-culturale ‘Rivoluzione Italiana’ confluira’ nel Popolo delle Liberta’.»
Giusto per mettere le cose in chiaro: non c’è nulla di male nell’avere avuto un sondaggio bulgaro. Immagino che i seguaci di quel blog siano effettivamente tutti della stessa idea del loro Nume, altrimenti che ci starebbero a scrivere a fare? Comprendo benissimo anche la chiosa di Guzzanti sr sul non avere nessun problema di trovarsi dentro con Mastella e Dini: “pacta servanda sunt”, afferma il nostro, e i due sono stati ai patti.
Però definire tutto questo una rivoluzione… no, grazie.

Ultimo aggiornamento: 2008-02-10 18:19

3 pensieri su “Rivoluzione all’italiana

  1. maurizio

    Benedetto figlio, ti invidio l’autocontrollo ed il distacco emotivo con cui tratti certi temi. Rivoluzione Italiana, Popolo delle libertà, Mastella, Dini, …
    Come sta la bella Ariel?

  2. .mau.

    Ariel sta benone, a parte che si lamenta di non avere pappa sufficiente… cosa che però non mi pare sia indicata nel programma del PdL.

  3. Yuri

    Bello il sondaggio bulgaro… mi veniva però in mente una cosa… anche i “bulgari” non sono più quelli di una volta…
    Se ci fosse un sondaggio su un blog della sinistra (che la si voglia chiamare radicale o meno), beh, penso che i “seguaci” la penserebbero tutti in maniera diversa :)
    D’altra parte, come scrisse una volta Ellekappa, “riescono a dividersi pure sull’Unità” :)

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