Un bel po’ in ritardo – non c’è nemmeno più in cartellone al Carcano – ma ecco la recensione dell’ultimo spettacolo di Paolo Poli, che poi tanto recente non è perché è alla sua seconda stagione: in effetti non c’era il pienone a teatro, ma in fin dei conti l’avevano già visto tutti tranne me.
Lo spettacolo segue il solito canovaccio di Poli: rutilanti costumi, molte parti en travesti sue e dei suoi boys, una scenografia scarna ma con immagini che richiamano Tamara de Lempicka, Felice Casorati, Salvador Dalí, o più semplicemente Totò, Macario e il Feroce Saladino. I “sei brillanti” sono in realtà le sei brillanti scrittrici e giornaliste tra gli anni ’20 e gli ’80 del secolo scorso, di cui Poli riprende alcuni pezzi. Mura (Maria Volpi Nannipieri), con “Perfide”, fantasia erotica al femminile; Paola Masino, con “Fame” e la crisi del 29; Irene Brin, con le “Visite”, o meglio le allucinazioni del dopoguerra; Camilla Cederna, con “Lato debole” trasportato nei musei Vaticani dove si parla di moda con il cardinale Poli; quello che a mio parere è il racconto migliore, “Lui visto da lei” di Natalia Aspesi, e infine Elena Gianini Belotti con “Adagio poco mosso” e una vecchietta che non vuole assolutamente finire in casa di riposo. Il tutto è inframezzato dalle usuali coreografie danzanti, dove purtroppo si nota che Poli non è più un giovinotto e non può certo saltare su e giù per il palco. Nota di merito però quando entra a cantare Splendido Splendente, davvero favoloso.
Ah: stavolta è stato forse un po’ più monomaniaco del solito. In tutte le scene c’era almeno un prete o un prelato, fino ad arrivare al balletto su Tropicana con quattro boys vestiti da papa che bevevano appunto il Tropicana (yeah) da un calice da messa…
Ultimo aggiornamento: 2016-03-27 18:45
Grazie della recensione.
Aggiungo solo che “Adagio un poco mosso” e’ un bellissimo libro fatto di sette splendidi e tristi racconti. E sia benedetta la gianini belotti (che adoro).
Di Poli posso solo dire che e’ istrionico, che mi piace un sacco e che ama i Des Froos!
E sua sorella, Lucia, e’ una attrice fantastica, tutta da gustare in gostanza da Libbiano.
Ah, come mi mancate, certi giorni!
Lo vidi anni fa in “Rita da Cascia”. Beffardo, tra il genio e la blasfemia. Ihmo il piu’ grande attore en travesti che ci sia mai stato in Italia