Tra gli accessi al mio blog, stasera ne è arrivato uno (a questa notiziola, che in effetti non è esattamente utile ma comunque relativamente vicina) con questa stringa: molto cosa voldire in analissi grammaticale. Non sbertuccio chi l’ha scritta, che per quanto ne so potrebbe non essere italiano e stare cercando di imparare la nostra bella lingua. Mi preoccupo per la capacità di Google di riuscire a tirare fuori un contenuto semantico, anche se non perfetto, da una richiesta di questo tipo.
Ah, se l’amico ritorna qua: “molto” può essere un aggettivo indefinito con i nomi non numerabili (“molto spazio”: non puoi contare lo spazio!) o da solo per dire “troppo”; oppure un avverbio (“mi piace molto il tuo vestito”), o un pronome indefinito (“di studenti svogliati ce ne sono molti”).
Ultimo aggiornamento: 2008-01-19 19:30
Non è una estrazione semantica. È semplicemente distanza di hamming.. Lo stesso vale quando tu sbagli a digitare una parola e lui te la suggerisce..
Io invece ho scoperto un’altra funzione di Google… le mappe sul cellulare.
Fin qui nulla di strano, hanno fatto una versione di Google Maps che si installa sul cellulare e, “chiamando casa”, ti da le mappe come sul computer… la novità è la funzione “vai alla mia località”. Ovvero in base alla cella in cui ti trovi è in grado di darti con una buona approssimazione, la tua posizione sulla mappa. Il ché è molto comodo (anche se mi già sembra di sentire quelli che fabbricano navigatori gps che smadonnano), ma anche un tantinello inquietante: GOOGLE SA DOVE SEI :)
Il prossimo passo? Magari le pubblicità mirate. “Tu sei qui, dietro l’angolo trovi il negozio X che vende la roba Y categoria merceologica che tu hai cercato il giorno Z su Google…”
Ve lo ricordate Minority Report? :)
Ehi, sto scherzando, ma non completamente…
Ops, anche il mio italiano stamattina non è granché “anche se mi già sembra di sentire…” e altro.
Mai scrivere robe di domenica mattina :)
@Yuri: quello era un progetto che avevamo studiato per il mercato spagnolo nel 2000. Non ci vuole molto. E poi, scusa, come credi che funzionino “Vodafone casa” e “Tim Home Zone”?
Lo so, lo so mau. La differenza che mi ha un po’ colpito è che in questo caso a sapere dove sei non è tanto l’operatore telefonico (che per forza di cose lo sa, sei collegato alla sua cella) o le forze dell’ordine, ma un soggetto “terzo”.
Comunque, se non hai niente da nascondere, è decisamente utile come servizio.
Devo ricordarmi, se mai decido di commettere un delitto, di non prendermi dietro il cellulare (ah, e di non venirlo a dire qui :)
Yuri, non saresti il primo criminale ad essere beccato come un fesso perchè hai dimenticato di spegnere il cellulare.
Caro .mau., se ti va di giocare ti ho nominato nel Thinking Blog Awards. Ciao.
Una domanda, avete letto i requisiti minimi per Androids? Navigatore GPS. Cosa ci vuole fare Google se non quello? Tieni presente che comunque quando ti colleghi e Google da un qualsiasi computer loro sanno il tuo Ip e quindi possono fare una geolocalizzazione con traceroute (negli USA si può anche arrivare al quartiere avendo informazioni aggiornate, in europa tipicamente non si va oltre la regione…)