le domande per il momento ci sono

Nel suo blog, Alessandro Gilioli racconta di come non abbia intervistato beppegrillo™. Personalmente non mi aspettavo nulla di diverso, ma si sa che io sono una persona fin troppo prevenuta nei suoi confronti, come il mio amico Ugo non si perita certo di ricordarmi ogni poco.
Fortunatamente questa volta però c’è un sistema semplice per zittirmi. Nel post che ho citato sopra Gilioli riporta una serie di domande. Alcune sono chiaramente retoriche – la terz’ultima e la penultima, ad esempio; per quanto possiamo poi sapere noi, potrebbe poi non avere riportato nel post le domande che hanno fatto davvero incazzare beppegrillo™. Però le domande che sono state riportate avrebbero tutte diritto a una risposta: non sarebbe bello per tutti se il nostro “lider internético” rispondesse sul suo blog a quelle domande? Non sarebbe un ottimo sistema per dimostrare di essere superiore alla tanto vituperata “casta dei giornalisti”?
(e lasciate stare quella camicia di forza, garantisco di non essere pericoloso)

Ultimo aggiornamento: 2008-01-09 14:47

13 pensieri su “le domande per il momento ci sono

  1. Stefano Gorgoni

    Intervista a Beppe Grillo su L’Espresso

    In vista del V-Day del 25 aprile contro i giornali, Beppe Grillo è stato intervistato da Alessandro Gilioli, giornalista del L’Espresso.
    Le domande sono molto interessanti, le non risposte pure. L’intervista potete non trovarla a questo in…

  2. Il blocco-note di Markingegno

    Perché i blogger sbagliano a criticare Beppe Grillo

    [il titolo del post fa il verso, simpaticamente spero, a quello di senso opposto di Stefano]
    Avrei dovuto lasciare più o meno lo stesso commento a numerosi post di autorevoli blogger che citano la non intervista di Gilioli. QUindi hoscelto di scriverl…

  3. Fabio

    Veramente facendo cosi dimostrerebbe che invece li sta ad ascoltare!
    Tanto una risposta a quelle domande prima o poi la darà. La domanda sull’abolizione totale e indistinta delle provvidenze cmq fa ridere i polli.

  4. Yuri

    Beh, devo dire che la cosa non mi ha sorpreso… mentre leggevo le considerazioni di Gilioli mi sono venute in mente le videocassette di Berlusconi prima che ci arrivasse lui…
    Fare il giornalista significa fare anche domande scomode (e se si vuole pure un po’ stronze, ops si può dire su questo blog?). Ma non si possono dare lezioni di democrazia e poi rifiutarsi di rispondere perché le domande non sono gradite…

  5. Sky

    La citazione di un probabile Benigni (“anche Hitler qualche volta avra’ detto ‘buongiorno’ “) mi ha fatto sorridere per la sua verità.

  6. Phitio

    ATTENZIONE
    ho preso paro paro una lunga risposta dal blog dell’espresso, perche’ smonta fino ai minimi termini l’impianto della accusa a Grillo, evidenziando, in maniera molto istruttiva, che cosa si puo’ davvero fare con un edificio retorico ben congegnato.
    E’ proprio vero che la Rete ha al suo interno gli anticorpi giusti :) :)
    [nota mia: il link alla “lunga risposta” è questo. Ho sostituito il testo con il link, dopo avere chiesto il permesso a Phitio – .mau.]

  7. fB

    Dal commento su linkato> E’ noto da tanto tempo (fin da Zermelo & Fraenkel) che i singoli componenti appartenenti ad un insieme ed ai suoi sottoinsiemi non hanno mai rapporto di identità (è il segno uguale, questo: =) ma rapporto di relazione (è il segno che somiglia all’uguale, questo: ≡), per cui l’appartenenza all’isieme media che è sottoposto al potere economico unito a quello di casta politca non può che fluttuare di valore ma non sparire, se s’intende risolvere il problema (come vede non sono assertivo) è necessario eradicare la questione sterilizzandola a pieno.
    A me pare un commento da moderno azzeccagarbugli, con conseguente revisione tecnica del classico latinorum.
    (N.B la teoria di Zermelo-Fraenkel è la teoria piú o meno “standard” degli insiemi, anche se non è l’unica teoria “non ingenua” a essere di uso comune)
    È noto da tempo che i valori assunti da una funzione tra due insiemi possono invece essere identici tra loro.
    È altresí noto che i singoli componenti appartenenti a un Topos di Grothendiek possono essere benissimo in rapporto di identità tra loro.
    E dunque? Quando si usa un particolare modello matematico per descrivere qualcosa bisognerebbe anche giustificarne empiricamente l’uso a scapito degli altri possibili modelli. Un modello matematico, soprattutto quando è usato un po’ a pera, permette solo di fare delle previsioni da verificare altrimenti, non di trarre delle conclusioni a priori. Non credo che i media, tra l’altro, siano descrivibili come un insieme (il loro tipo e numero cambia nel tempo, o “fluttuare di valore”, per dirne una, cosa che agli insiemi propriamente detti non capita).
    P.S. Questa non la posto di certo sul blog di Gilioli, ma qui girano dei matematici…

  8. .mau.

    @Phitio: Io vedo la cosa in modo un po’ diverso. Cerco di spiegarmi in maniera un po’ meno telegrafica del solito.
    1: Non solo le domande del post di Gilioli sono scritte in modo retorico, ma anche il post stesso lo è. Questo è indubbio. Però il succitato commento (di tale Alessandro) è scritto in modo retorico. Nulla di strano: il blog di Grillo è scritto in modo retorico, persino queste mie notiziole sono scritte in modo retorico. Se uno sa scrivere appena un minimo, la cosa gli viene naturale, ed è un modo per farsi leggere. Il lettore un minimo scafato ci passa sopra senza problemi, nel senso che sa distinguere tra parte retorica e contenuto.
    2: Le risposte di Alessandro sono appunto le risposte di Alessandro. Hanno degli argomenti interessanti, anche se nascosti dai paroloni usati. Per chi non avesse voglia di leggere tutto il suo pippone e si fida del mio riassunto, in pratica Alessandro dice che le domande sono state accuratamente studiate come trappola in cui fare cadere Grillo; nel merito delle risposte, secondo lui i giornalisti sono servi delle proprietà che a loro volta sono servi del potere economico che è abbastanza scaltro da non censurare direttamente ma emarginare le voci dissenzienti (vedi esempi su Franco e Chomsky), e porta tutto questo come prove a sostegno della sua tesi che ho presentato qui sopra. Ma non sono le risposte di Grillo.
    2.5: Nota a margine: le centinaia di grillini che saltano su quando si tocca il loro dio non si accorgono che fanno esattamente la stessa cosa delle decine di antigrilini subito pronte a denigrarlo: fanno in modo di spostare il discorso verso un tifo calcistico che è il modo migliore per non parlare dei concetti che stanno dietro. Chi mi conosce sa che la mia considerazione dell’essere umano medio è abbastanza bassa, quindi non mi stupisco della cosa
    3: Il mio punto è un altro, e direi che non l’ho reso chiaro nel post. Partendo dagli assunti del punto 2, la trappola può scattare se Grillo risponde all’intervista. Diciamo che potrebbe forse sfuggire se chiedesse di vedere tutto il testo dell’articolo, e non solo che le sue risposte rimanessero intatte, ma non importa. Il vero modo di sparigliare è smontare (retoricamente, ma vedi il punto 1 per capire perché non è un problema) tutto l’impianto “a casa sua”, vale a dire su http://www.beppegrillo.it. Le domande non sono state poste a caldo, quindi si può limare tranquillamente le risposte, facendosi aiutare dal suo staff se lo ritiene opportuno.
    4: Leggendo un po’ di commenti (in particolare quelli di Frap64 da Mantellini io mi sono fatto un’idea: Grillo non risponderà semplicemente perché farlo adesso rovinerebbe tutto il crescendo preparato per il V-day del 25 aprile. Se dice tutto adesso, che cosa farà nei prossimi centodieci giorni? Può darsi che Gilioli abbia consciamente o inconsciamente pensato a questo: la cosa non mi importa. Indubbiamente Grillo deve guadagnarsi la pagnotta in qualche modo, e anche quello è chiaro. A me, persona qualunque nel senso che non sono certo famoso, resta l’amaro in bocca perché quello che vedo è che il tema “cos’è il giornalismo in Italia oggi” è ridotto a uno slogan pubblicitario.
    Complimenti a chi è arrivato a leggere fin qua :-)

  9. Phitio

    A questo punto posto la MIA opinione:
    secondo me, Grillo ha un innato “senso di ragno” per i trappoloni. Ma dovrebbe anche sapere che non esiste solo il boicottaggio, l’ostracismo, o la denigrazione quando qualcuno vuole metterti all’angolo. ;)
    Esiste perfino la critica ragionevole, pensa un po :D
    Ritengo che Grillo debba semplicemente pubblicare una ragionata risposta, e basta. Poi si vedra’.
    Saluti

  10. fB

    Piú o meno. In questo caso, dove la notazione non c’è, si tratta di una citazione complicata che nasconde una fallacia logica del tipo “siccome i gatti sono mammiferi anche i ragni sono mammiferi”; i ragionamenti per analogia campata in aria tendono sempre a richiamare la mia attenzione e in quella pagina ce ne sono parecchi, invocati un po’ da tutte le parti in causa. Questo qui mi pareva particolarmente meritorio per l’appello a autorità che non sono invocate spesso.

  11. Yuri

    Mah, mi sono messo a leggere un po’ delle risposte a Gaglioli/Giglioli (chi più ne ha più ne metta) sul blog e francamente sono rimasto colpito…
    L’impressione è che in Italia non si ragioni mai sul merito delle questioni, ma per schieramenti: siccome X ci ha rotto i c……., allora Y che lo sberleffa è bravo. Se qualcuno fa qualcosa che non mette in buona luce Y allora è in combutta con X e quindi fa parte del sistema.
    Certo, la stampa c’ha messo parecchio del suo in questa logica ed è tutt’altro che candida e innocente. Ormai pochi fanno giornalismo di inchiesta, vanno a scavare nelle cose; spesso ci si accontenta delle veline, dell’articolo “concordato” col politico di turno, cercando sempre di non scontentare questo o quel potere economico o politico…
    Sì la stampa (come la politica) è messa male, ma pensiamo di sistemarla gridando al messia? Non so se vi ricordate quella scena da “Brian di Nazareth” dei Monthy Phyton…
    Ragionare con la propria testa mai eh? :)

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