Archivi annuali: 2007

giochi matematici 2007

Oggi c’erano le eliminatorie dei Giochi Matematici alla Bocconi. Sono arrivato stanco morto (qualcuno di cui non faccio il nome ha deciso che visto che erano le 12:25 si poteva andare a fare la spesa: peccato fossimo a piedi e a due chilometri buoni dall’Esselunga, e io alle 13:30 sarei dovuto partire. Risultato: Anna è andata a preparare pranzo, e io mi sono trovato con quattro sacchettazzi da portare a casa) e senza avere fatto nessun problemino negli ultimi mesi.
Arrivato in Bocconi, ho scoperto che quest’anno c’era molta meno gente del solito nella categoria “Grande Pubblico” che è la mia; poco più di 30 persone contro le 50 solite. Qualche donna in più, ma sempre poche: si vede che sono meno competitive. In compenso alcune facce che non assoceresti mai a un matematico :-)
Risolvo gli esercizi relativamente in fretta, esco, becco il Marco Broglia e confronto le soluzioni, scoprendo che ho sbagliato a contare le combinazioni possibili: ma l’errore non è stato nelle moltiplicazioni, ma proprio il non avere trovato una disposizione possibile. In pratica ho contato fino a 10 invece che fino a 11, si vede che avevo finito le dita. Me ne vado via molto scornato, considerandoo al che quest’anno i problemi erano di una facilità disarmante: ad esempio, trovare la frazione corrispondente a 0,12121212… credo lo sappia fare un bambino di quarta elementare, e calcolare l’altezza di un triangolo rettangolo sapendo come divide l’ipotenusa è roba da seconda media. Eppure, a quanto pare, sono arrivato secondo, dietro al Broglia. Onestamente non è molto bello, non tanto per me, quanto per lo stato della matematica a Milano che sembra essere davvero scaduto.
(ah, sarò rimasto quasi mezz’ora sull’ultimo problema, senza nemmeno capire cosa volesse esattamente dire. A un certo punto ho provato a fare dei disegnini, e mi sono di nuovo fermato. Poi ho riguardato il disegnino, mi sono detto “ma quanto sono scemo”, e ho scritto immediatamente la risposta senza nemmeno provare a disegnare la configurazione di risposta. Di questo sono fiero, però)

Ultimo aggiornamento: 2007-03-24 19:37

La serva padrona (libro)

[copertina]
Ma la matematica è davvero così utile? E come mai è così adatta a spiegare le leggi fisiche, mentre in altre scienze come biologia ed economia non è riuscita a fare lo stesso? In questo libro (Edoardo Boncinelli e Umberto Bottazzini, La serva padrona, Raffaello Cortina 2000, pag. 220, € 19, ISBN 978-887078651-4) un fisico passato alla biologia molecolare e uno storico della matematica fanno delle lunghe chiacchierate per cercare di dare una risposta a queste domande, o forse per il puro gusto di chiacchierare. Il sottotitolo del libro è infatti “fascino e potere della matematica”, e qualcosa vorrà ben dire! In effetti, non è che alla fine del libro il lettore abbia un’idea più chiara delle possibili risposte; avrà tutt’al più scoperto – e intendiamoci, non è affatto cosa da poco! – che fisici e matematici hanno delle idee assolutamente antipodali del ruolo della matematica, e finanche delle concezioni filosofiche antipodali. Ci sono infine tanti aneddoti matematici più o meno noti, anche se citati sempre en passant, come se non fossero altro che una curiosità come un’altra. Insomma, non è un libro per appassionati della matematica e probabilmente nemmeno per gli umanisti; sospendo il giudizio sugli amanti delle scienze in genere.

Ultimo aggiornamento: 2007-03-23 17:20

ma che cosa sono poi 70 miliardi?

Occhei, non c’è più religione, visto che tra gli ultimi arresti per il caso Telecom abbiamo anche un ex giornalista di Famiglia Cristiana. Ma non è questo il punto. Sembra che si stiano lamentando tutti perché in un appunto ci sarebbe scritto che (penso nel 2001) Silvio B. avrebbe elargito 70 miliardi di lire (quasi 36 milioni di euro) “in cambio della totale fedeltà” del Senatur Umberto Bossi.
Beh, dov’è il problema? Tanto Bossi aveva già detto che sarebbe stato alleato di Silvio, quindi non c’è nemmeno da parlare di tradimento.

Ultimo aggiornamento: 2007-03-22 19:58

Intolleranza religiosa su it.wiki

Ieri, mentre guardavo le ultime modifiche alla wikipedia in lingua italiana, mi è saltato l’occhio sulla votazione per la cancellazione della voce su Pierangelo Sequeri. Per chi non è avvezzo a wikipedia, non è che ci si possa mettere tutto: i curriculum ad esempio sono cancellati “a vista”, come voci tipo
«Annachiara Ambrosi è una gran fika……….k xo s’è messa cn antonio invece k cn me…….quindi ….. è una ragazza dai movimenti un po spinti………………………….»
(giuro, era stata scritta adesso!) mentre per voci troppo scarne, scritte in maniera incomprensibile, oppure relative ad argomenti non ritenuti enciclopedici da una robusta maggioranza dei contributori si parte appunto con una votazione.
Ora, è vero che se io avessi trovato la voce originale credo che l’avrei cancellata immediatamente. Ma è anche vero che, nella sua qualità di compositore di canti da chiesa, vari milioni di persone hanno avuto indirettamente a che fare con lui; molte meno che Charpentier, ma molte più ad esempio di Charmander. Mentre nella pagina delle votazioni ci si divertiva come al solito a commentare, ho così fatto una veloce ricerca, scoprendo tra l’altro che Sequeri ha fatto anche tante altre cose; il risultato finale mi sembra oggettivamente più che dignitoso, e comunico la cosa nella pagina sulla votazione. Bene: da quel momento ci sono stati tre voti a favore della cancellazione: uno esplicito, visto che il suo commento è stato “comunque”, e due che implicitamente affermavano che la persona in questione non è enciclopedica.
Come ho scritto sopra, io non ho ad esempio nulla contro Charmander oppure Catalucci, ma a quanto pare esistono degli argomenti tabù per alcune persone, il che non è affatto bello visto lo scopo di wikipedia. Mi chiedo solo se Camillo “Eminence” Ruini sia tanto felice di quello che mi sa tanto è un risultato diretto dell’escalation da lui voluta.

Ultimo aggiornamento: 2007-03-22 14:32

E vai di salamella!

padiglione provvisorio Come magari sapete, il 16 aprile nell’auditorium della mia (ex :-)) sede di lavoro di Rozzano ci sarà l’assemblea annuale di Telecom Italia. In effetti, mentre noi stavamo inscatolando la nostra roba, c’era anche tanta altra gente che lavorava con fervore.
A quanto sembra, però, gli spazi riservati a giornalisti e affini non bastano più, nonostante si fossero già rubati la mensa; così sono spuntati due tendoni, quello qui raffigurato e un altro ancora più grande nel cortile dietro.
Sarà, ma secondo me Tronchetti vuole fare concorrenza alle feste dell’Unità.

Ultimo aggiornamento: 2007-03-22 12:28

è primavera!

Beh, il calendario dice così.
Però garantisco che stasera alle 18:10, quando ho preso la bici per tornare a casa, c’era un vento gelido.

Ultimo aggiornamento: 2007-03-21 20:33

consumatori e malati

Adesso è ufficiale: il Tar del Lazio ha annullato il decreto Turco che raddoppiava le dosi di cannabis considerate “per uso personale”.
Non è che la cosa mi tocchi più di tanto: non mi faccio canne perché non riuscirei a fumare una qualunque cosa, e non sono abbastanza bravo da preparare dolci alla cannabis. Però volevo fare notare ai miei affezionati lettori chi è stato a fare il ricorso presso il Tar del Lazio. I ricorrenti sono i miei amiconi del Codacons; la famosissima AIDMA-Onlus, “Associazione italiana per i diritti del malato” (non chiedetemi di più: non sembra avere un sito web, e gli unici risultati che dà Google sono quelli relativi a questo caso) e un’altra onlus, Articolo 32, che guarda caso è “parte integrante del Codacons” (lo dicono loro!)
Chi è che mi spiega perché un consumatore di droghe leggere non può essere tutelato dal “Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori”?

Ultimo aggiornamento: 2007-03-21 20:29

trasloco 7

Confermo. Stamattina io sono arrivato in via Crespi. E sono anche riuscito a entrarci. Ma le cose non sono così semplici.
Innanzitutto, ho commesso il Primo Grande Errore lasciando la bicicletta nelle rastrelliere dietro il cancello, e sono subito stato redarguito dalla portiera, perché quelli “sono i posti di Accenture” (anzi “Accentury”, come lo pronunciava). Non che non ci siano i posti per le “biciclette Telecom”, ma sono nel cortile interno, che deve essere aperto dalla portineria. Mah.
Poi è vero che c’era la mia scrivania, una sedia e persino il mio computer, ma non è che ci fosse molto altro. La rete è partita verso mezzogiorno, con il teNNico che non capiva perché non funzionasse Internet Explorer (molto banalmente, nella vecchia rete dovevamo bypassare il proxy, e quindi era indicata un’eccezione). Il telefono è arrivato alle 15:30, la cassettiera alle 17, il cestino e l’appendiabiti alle 17:45.
Per il resto, il nostro stanzone è relativamente ampio, anche se rispetto allo spazio vitale che ero riuscito a okkupare a Rozzano sono davvero allo stretto; in compenso è piuttosto freddo, anche rispetto a quelli dei colleghi (ricordo che c’è stata una rigida suddivisione per livello inquadramentale…). Almeno luce ce n’è molta, almeno dal mio lato che dà sulla finestra.
Per la logistica, la macchinetta per il caffè è al seminterrato, il che significa che la pausa comporta una certa durata; esiste una mensa dove si mangia come in una qualunque mensa, e che non sono riuscito a raggiungere senza uscire dal palazzo e rientrare dall’ingresso di via Giacosa. Infine i bagni si sono subito scassati, a quanto pare…

Ultimo aggiornamento: 2007-03-21 20:09