i ponti sotto la Stazione Centrale

Stamattina mi è capitato di vedere sull’edizione milanese del Corsera un articolo che lamentava la situazione vergognosa dei sottopassaggi che passano sotto i binari della Stazione Centrale, sottopassaggi che conosco bene visto che li faccio due volte al giorno per andare in ufficio. Ci sono cinque passaggi; due – viale Tonale e viale Brianza – sono molto usati perché ci passano in uno i filobus e nell’altro le auto che fanno la circonvallazione; confermo che gli altri tre, due dei quali sono poi quelli che uso io, fanno davvero schifo. Poi le lamentele raccolte dal giornalista a volte sono un po’ strane, come quelli a est della ferrovia che spiegano come per loro non c’è mai stata la divisione della ferrovia, e quindi immagino abbiano tutti dai cent’anni in su, e che fare (come faccio io) il sottopassaggio in bicicletta è da pazzi. No, forse su quest’ultimo punto hanno ragione.
Bisognerebbe metterci davvero mano: quest’estate, anche se il giornalista non se n’è accorto, hanno perlomeno rifatto l’impianto di illuminazione, ma non è certo sufficiente. Quello che proporrei io è in parte simile a quanto proposto nell’articolo, cioè rifare i marciapiedi e metterci dei paletti in modo che le auto non possano parcheggiarci sopra; non so se valga la pena di fare un impianto di aerazione, ma quello che mi piacerebbe davvero vedere è la consegna dei muri ai writer. Questo è uno dei classici posti dove un bel disegno sicuramente migliora la qualità del luogo, e insomma sarebbe una cosa win-win. Chissà se le Ferrovie, che è da anni che affermano di voler rifare tutta quella parte della stazione più o meno come Roma Termini ma al momento si sono limitate a fare fuori la maggior parte dei negozi sui lati della ferrovia, ci penseranno su!

Ultimo aggiornamento: 2007-12-23 17:06

3 pensieri su “i ponti sotto la Stazione Centrale

  1. deeproland

    ma perché i giornalisti non interventono nel momento in cui le cose vengono fatte? ogni tanto tirano fuori qualche notizia e tu la leggi e dici: e che, lo scoprono adesso? un piccolo articolo per riempire la pagina e morta lì. se i giornali fossero per davvero il cane da guardia dei cittadini nei confronti del potere…
    è leggermente ot, me ne rendo conto, ma negli ultimi tempi ho un po’ di idiosincrasia verso i giornali

  2. .mau.

    Beh, pensa che proprio il Corsera per due giorni la settimana manda il suo camper in giro per Milano a sentire la gggente – dopo avere avvisato con congruo anticipo – e scriverci poi una pagina della cronaca cittadina.

  3. Massimiliano

    Per quanto riguarda i muri e i writer, non ho idea se sia una cosa rara o meno, ma a Padova le “pareti” laterali in cemento del nuovo cavalcavia sono state fatte dipingere a loro e il risultato è molto bello da vedere.

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