(la lista delle parole matematiche si trova qua!)
Questa è una parola che mi sa tanto sia rimasta in testa a chiunque abbia finito le elementari. “Perimetro per apotema diviso due” tornerà sicuramente alla mente come formula esoterica da mormorare nei riti satanici… pardon, matematici; il significato si è perso nelle nebbie dei ricordi – per i curiosi, è la formula per calcolare l’area di un poligono regolare inscritto in una circonferenza – ma tanto si sa che la forza mistica racchiusa nelle parole non richiede di conoscerne il significato, ma solamente il suono.
Ad ogni modo, perimetro è una parola greca, come la maggior parte dei termini geometrici: il suffisso -metro sta per “misurare”, mentre peri- ha il significato di “intorno”, proprio come in “perizoma” e “periferia” (che poi sarebbe il termine greco per “circonferenza”… ma questa è un’altra storia). Il perimetro di una figura è quindi la lunghezza della parte più esterna di una figura; detto in altro modo, la somma delle lunghezze dei vari lati. Sembra ancora di vedere il protogeometra che disegna una figura per terra, pianta dei bastoncini in corrispondenza dei vertici, prende una cordicella e la mette tutta intorno. Misurazione molto pragmatica, non c’è che dire. In italiano non è comunque arrivata direttamente, ma per via del francese périmètre.
Purtroppo gli economisti si sono appropriati della parola, e nei bilanci dei grandi gruppi si legge spesso l’espressione “a parità di perimetro”. In questo caso di poligoni non ne abbiamo, e men che meno di lati. Sempre di somme si parla, in effetti, ma sono le somme dei ricavi, o del numero di dipendenti, delle aziende che fanno parte del gruppo; quindi se ad esempio è stata ceduta una società del gruppo il suo “perimetro” si riduce. So già che cosa state per dirmi: l’analogia corretta non sarebbe con il perimetro, ma con l’area. Ma che pretendete dagli economisti?
Ultimo aggiornamento: 2007-11-21 10:31
Una piccola notazione, da addetto ai lavori: nel linguaggio bilancistico di parla di “perimetro” sottindendendo (o molte volte dicendolo esplicitamente – io lo faccio sempre): “società comprese nell’ambito del perimetro di consolidamento”.
In questo senso la dizione mi sembrerebbe corretta.
Dimenticavo: si usa anche spesso la locuzione “area di consolidamento” da te giustamente suggerita
Aggiungo anche che in ambito di sicurezza informatica si parla di perimetro di attacco o esposto di un sistema per indicare il gruppo di macchine esposto a rischio perché direttamente connesso a internet. In inglese talvolta si distingue in perimeter per le macchine direttamente raggiungibili e surface per le macchine esposte ad attacco (anche indiretto violando le macchine del perimetro). Credo che anche in Italiano esista questa distinzione ma non ne ho conoscenza diretta.