Capacità comunicative zero

Nei commenti a un post precedente, Bistecca mi ha fatto scoprire l’esistenza di questa legge promulgata il mese scorso, con i voti della maggioranza, di Alleanza Nazionale e dell’UDC. (qua la discussione al Senato, per i curiosi). La legge, di un solo articolo, obbliga il lavoratore dipendente ma anche il co-co-co e co-pro che si voglia licenziare a usare un modulo specifico, disponibile gratuitamente negli uffici comunali e nei centri per l’impiego; i moduli sono numerati e hanno una validità massima di quindici giorni.
Perché tutta questa farraginosità? Per impedire che il datore di lavoro quando ti assume ti faccia anche firmare una lettera di dimissioni in bianco, usanza purtroppo non così rara dalle nostre parti. E in effetti i conti tornano: chi ha votato contro sono i liberisti di Forza Italia (sia mai che si tolga la libertà di licenziamento!) e i leghisti, il cui elettorato di riferimento non si sognerebbe mai di fare una cosa del genere e quindi avranno ritenuto la legge inutile.
Servirà la legge? Non lo so, spero di sì. Male non dovrebbe fare, però. Eppure non se n’è sentito per nulla parlare. Bistecca si stupiva che non ne parlassero le blogstar: quello non mi suona così strano tranne che nel caso di beppegrillo™ che si suppone abbia qualcuno che gli segnali questo tipo notizie. Quello che stupisce a me è che non ne abbiano parlato i giornali, o almeno quelli principali che adocchio: e soprattutto perché non ne abbiano parlato Parlamento e Governo. È come se tutti pensassero che facciano molto più notizia le continue risse, al momento solo verbali ma non si sa mai, tra i parlamentari. Mah.

Ultimo aggiornamento: 2007-11-13 14:57

11 pensieri su “Capacità comunicative zero

  1. Telemaco

    Clamoroso. Ovviamente non ne avrei saputo mai nulla. Un pensierino sconcio ai comunicatori ben pagati che dovrebbero occuparsi dell’immagine pubblica di governo, ministri, onorevoli.

  2. Marco Barisione

    Io ne ho sentito parlare abbastanza su La7 (che tu dovresti vedere come dipendente Telecom :P), sia di mattina a Omnibus sia nel TG dove ne parlava Bersani in un’intervista.

  3. Daniele

    Il Governo (parlo del Governo in senso istituzionale-tecnico, non come organo di indirizzo politico) e il Parlamento (idem) di leggi buone ne fanno molte, accanto ad altre approssimative e sbagliate. Sarebbe ingenuo, d’altra parte, pensare il contrario, e cioè che chi ha responsabilità istituzionali sia sempre e solo un incompetente che fa sempre e solo cose sbagliate e negative (parlo, lo ripeto, a prescindere dalla parte politica di chi è di volta in volta al governo).
    Secondo me questo non è un problema di comunicazione pubblica. Chi è meno malato di pessimismo cronico, se ne accorge di più.

  4. Stefano "Free.9" Scardovi

    Io ne avevo sentito parlare a livello di disegno di legge, e forse qualcosa l’ho pure letto dopo l’approvazione.
    Però è vero, la cosa è rimasta molto nascosta quasi fosse una vergogna da nascondere.
    Ed in effetti che maggioranza e parte dell’opposizione fossero è qualcosa di per se da non pubblicizzare al di là della buona norma prodotta.

  5. Thomas Jefferson

    Io credo sia una legge sbagliata volta ad evitare che un’altra legge sbagliata venisse aggirata.
    Quando il pane di un panettiere non mi piace più (o decido di non mangiar pane) vado da un altro panettiere (o non ci vado proprio). E’ molto naturale ed è giusto così.
    Perché non deve avvenire lo stesso in altri casi?
    Se io dovessi assumere qualcuno, sapendo che con quell’atto sto contraendo un matrimonio nel quale non basta la Sacra Rota per annullarlo, ci penserei qualche decina di volte prima di assumere.
    Poi ci si lamenta che non ci sono posti di lavoro….

  6. ALG

    @Thomas Jefferson: Non è esattamente la medesima cosa; è una situazione di potere contrattuale se vuoi. Ma non discutiamo adesso della correttezza ho no delle leggi a tutela dei lavoratori. Per inciso, una legge può essere sbagliata quanto vuoi ma non rispettarla è un illecito ed il compito di uno stato è farla rispettare, anche facendo leggi a supporto.
    La cosa che mi stupisce è che dopo tutte le pippe sull’informatizzazione della PA e e la riduzione delle scartoffie si facciano dei moduli cartacei a validità limitata (che quindi andranno riciclate dopo un po’) invece che fare un sistema informatico che sarebbe più semplice e potente.
    Ciao

  7. Daniele

    Per ALG: dei moduli cartacei si può fare a meno.
    Infatti la legge italiana permette già, in via generale:
    a) Che un cittadino che lo desidera possa comunicare solo in via telematica con la p.a. (quindi ottenere moduli in formato elettronico e non cartaceo): art. 3 del decreto legislativo n. 82 del 2005.
    b) Che qualunque documento informatico con firma digitale ha la stessa validità di un documento cartaceo con firma autografa: art. 20 del medesimo decreto legislativo.
    Quindi, siccome il comma 5 dell’art. 1 della legge citata da .mau. sul modulo di dimissioni obbliga le amministrazioni a rendere disponibile la modulistica anche via internet,
    nulla impedisce che io scarichi il file con il modulo, lo compili nel computer, lo sottoscriva con la mia firma digitale (chiunque può richiederne una), e lo invii per posta elettronica al mio datore di lavoro, senza fare uso di un solo milligrammo di carta.
    Un saluto. Daniele

  8. ALG

    @Daniele:
    Ok. Non avevo avuto il tempo di leggere la legge, mi ero basato sulla descrizione data. La mia fiducia nel legislatore è sempre piuttosto bassa anche conoscendo benissimo il decreto n. 82 del 2005 e del decreto n. 27 del 2003 (sto andando a memoria!) sulla firma digitale. Diciamo che presentano qualche buco dal punto di vista tecnico.
    La cosa mi interessava, tra l’altro, perché è il mio settore di ricerca: mi occupo di tecniche di firma digitale in relazione alla loro validità temporale (è difficile da spiegare).
    Tra l’altro ottenere lo stesso risultato senza usare carta richiede, così a prima vista, qualche accorgimento tecnico per essere efficace; ma sto andando OT e perdendo tempo
    Ciao
    P.s: grazie comunque della segnalazione!

  9. CavalloRazzo

    Io la conoscevo, ma c’è da dire che ascolto Radio24 invece di “guardare” i telegiornali.

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