Beh, lo sapevo già prima di vederlo, dopo aver letto la recensione del mio critico cinematografico preferito. Però ero in debito di molti punti-moglie, quindi ieri sera mi sono accodato a vedere Giorni e nuvole. Siamo arrivati all’Anteo esattamente all’orario del presunto inizio e c’era una coda infinita al botteghino, ma fortunatamente per Anna aveva letto l’orario sbagliato e quindi non ci sono stati problemi, almeno per entrare :-)
Il vero guaio è che il film è una palla. Centosedici minuti di palla. Immagino che l’idea dovrebbe essere quella di raccontare la depressione di uno che rimane senza lavoro: beh, sicuramente è riuscito a deprimermi, anche se dopo i primi venti minuti mi sono fatto forza e sono rimasto bello tranquillo per non perdere tutti quei punti-moglie faticosamente accumulati. Non c’è un filo logico vero e proprio, ci sono delle scene (ad esempio quella con l’architetto Claudio) messe lì giusto per allungare il tempo ma senza un nesso con la storia, le crisi d’ira di Albanese sono assolutamente in momenti casuali… e poi come fa una coppia che si suppone genovese, e che sicuramente è sempre vissuta a Genova, ad avere una figlia come Alba Rohrwacher che parla in romanesco, manco dovesse recitare in CaraBBinieri o Distretto di PoliZZia? Ma doppiatela, almeno! L’unica parte relativamente interessante è stata quella dei lavoretti che Michele (il protagonista) faceva con i due suoi ex operai Vito e Luciano: davvero un po’ poco.
Note positive? Ad Anna è piaciuto :-)
Ultimo aggiornamento: 2007-11-03 15:21
Mettiamola così
La sinistra dice: dopo i Dico, i matrimoni Gay, le staminali e l’eutanasia, la prossima parola d’ordine è precariato. Intellettuali, datevi da fare. Risultato: una palla. Una cascata di palle dei registi recensiti entusiasticamente da Teresa Marchesi. …
Immagino che, comunque, tu non sia riuscito non dico ad andare a credito ma almeno ad azzerare il debito, giusto? ;-)
Ma scusa, dopo la fatica dei punti-moglie, non e’ che con questo commento te li sei giocati tutti, se tua moglie ti legge ? :-)
@theus: ma lo sa già, che al cinema ci vado solo per quello! Solo che era in un momento di crisi di astinenza, e quindi si è dovuta accontentare di me :-)