È morto ieri. Prima del suo conterraneo (entrambi abruzzesi) Danilo Di Luca, era la quintessenza del “ciclista terrone”. Io ho dei lontanissimi ricordi di quando ero davvero piccolo e lui era alla fine della sua carriera; quindi non posso dire nulla di mio ma vorrei comunque ricordarlo con due link.
Gramellini ha scritto una colonna bellissima, rovinata dalle ultime due righe. O Massimo, non è che sia proprio necessario fare sempre la morale… anche i lettori della Busiarda ci possono arrivare da soli. L’altro è un post di Bikediablo, che racconta di come i maggiori quotidiani italiani, nel coccodrillo probabilmente scopiazzato dall’Ansa, abbiano raccontato di come Taccone vinse il Giro di Lombardia del 1961 “superando il fortissimo Mauro Di Sormano”. Inutile cercare sugli almanacchi ciclistici il nome di questo campione: molto più banalmente, aveva attaccato sul muro di Sormano, una salita con pendenza media del 17% e punte fino al 25%.
Ultimo aggiornamento: 2007-10-16 14:02
… non vivono dalle mie parti ;)