Birmania

Non so a quanto servano questi appelli. Però questo ha un grosso vantaggio: non rompe le scatole a nessuno, senza contare che c’è un link alle notizie della BBC che potrebbe essere utile a qualcuno. Quindi ho deciso non solo di portarlo avanti, ma anche di tradurlo al volo in italiano, per il sollievo di molti connazionali :-). Voi fateci quello che volete. (via Odiamore)
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Nota: Questo è un nuovo sistema di protesta online che usa i blog per diffondere globalmente una petizione. Per partecipare, basta che tu aggiunga questo blog seguendo le istruzioni sottostanti.
Questo non è un tema di politica di parte, ma qualcosa che riguarda i diritti umani fondamentali e la democrazia. Per favore, dà il tuo aiuto per prevenire una tragedia umana in Birmania aggiungendo il tuo blog e chiedendo agli altri di fare la stessa cosa.
Facendo passare questo meme per la blogosfera, speriamo di poter generare una maggior consapevolezza e prevenire una grave tragedia. Come preoccupati cittadini del mondo, anche noi blogger possiamo fare qualcosa.
Come partecipare:
1. Copia tutto il post nel tuo blog, compreso questo numero: 1081081081234
2. Tra qualche giorno, potrai fare una ricerca su Google per il numero 1081081081234 e trovare tutti i blog che hanno partecipato a questa protesta e petizione. Nota: Google indicizza i blog a ritmi diversi, quindi potrebbe volerci un po’ più di tempo perché il tuo blog appaia nei risultati.
La situazione in Birmania e perché importa a tutti noi
In Birmania non c’è libertà di stampa e il governo ha iniziato a bloccare Internet e gli altri mezzi di comunicazione, ed è quindi difficile far uscire notizie. Singole persone sul posto hanno spedito giorno per giorno le loro cronache alla BBC, e le notizie sono strazianti. Vi incoraggio a leggere questi articoli per vedere da voi cosa sta realmente succedendo in Birmania. Per favore, includete questo link nei vostri post.
La situazione in Birmania è sempre più pericolosa. Centinaia di migliaia di persone disarmate che protestano pacificamente, compresi monaci e monache, stanno rischiando le loro vite marciando per la democrazia contro una dittatura militare impopolare ma bene armata che non si fermerà davanti a nulla per continuare il suo regime repressivo. Mentre i generali al potere e le loro famiglie stanno letteralmente grondando di oro e diamanti, le persone in Birmania sono impoverite, private dei fondamentali diritti umani, tagliate fuori dal resto del mondo, e sempre più sotto minacce di violenza.
Questa settimana i birmani si sono sollevati tutti insieme nelle più imponenti dimostrazioni pubbliche da decenni contro la giunta al governo, È una manifestazione stupefacente di coraggio, moralità e democrazia in azione. Ma anche se queste proteste sono pacifiche, i governanti militari hanno iniziato un violento giro di vite. Ci sono già state diverse vittime annunciate, e centinaia di persone ferite gravemente da soldati che picchiavano a sangue civili disarmati.
Le cifre reali di morti e feriti sono probabilmente molto più alte, ma le uniche notizie che abbiamo arrivano da persone che hanno furtivamente guardato le relazioni ufficiali. Sembra purtroppo che possa avvenire un bagno di sangue su vasta scala — e le vittime saranno per lo più donne, bambini, i vecchi e disarmati monaci e monache.
Contrariamente a quanto affermato dai governi birmano, cinese e russo, questo non è un banale tema di politica interna, ma un problema di importanza globale, che riguarda la comunità globale. Come cittadini preoccupati, non possiamo permettere che un qualunque governo ovunque nel mondo usi il suo esercito per attaccare e ammazzare cittadini disarmati che dimostrano in pace.
Ai nostri giorni moderni, la violenza contro civili disarmati non è accettabile, e se si permette che capiti senza serie conseguenze per gli esecutori si creerà un precedente perché la stessa cosa accada nuovamente altrove. Se vogliamo un mondo più pacifico, sta a ciascuno di noi avere una presa di posizione personale su questi temi fondamentali ovunque essi capitino.
Per favore, unitevi alla mia richiesta di rivolgersi al governo birmano per negoziare pacificamente con i suoi cittadini, e alla Cina per intervenire per prevenire ulteriori violenze. E per favore aiutate a far crescere l’attenzione sulla situazione che si sta evolvendo in Birmania, così che possiamo sperare di evitare un disastro umano su vasta scala.
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PS: chi preferisse può firmare l’appello di Amnesty International.

Ultimo aggiornamento: 2007-09-30 22:29

2 pensieri su “Birmania

  1. fakezeta

    Ciao, complimenti per il lavoro di traduzione! :)
    Mi sono permesso di copiarlo ovviamente linkandoti e dandoti il giusto credito.

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