Ieri un gruppetto (Anna, Simona, Marina e Franco, oltre al sottoscritto) si è lanciato verso Bra, per andare a vedere Cheese. Naturalmente “vedere” non è la parola giusta, e avrei dovuto dire “gustare”: ma a me i formaggi non dicono molto, per tacere degli erborinati che io aborro ma erano le star della manifestazione. Insomma me ne sono stato semplicemente lì come pacco postale, e mi sono limitato a fare delle osservazioni antropologiche.
C’era davvero tanta gente, e non ci sono parcheggi sufficienti… o almeno noi non li abbiamo visti. Fortunatamente il centro storico era chiuso al traffico, e noi ci siamo lanciati verso la periferia e abbiamo trovato un posticino. Al pomeriggio gli stand sembravano più vuoti, però quando ce ne siamo tornati verso Milano c’erano i vigili che facevano deviare le auto in arrivo… chissà dove si nascondevano tutti. Ho scoperto dov’è via della Mendicità Istruita, proprio in centro. Mi sono infine vieppiù accorto che ormai Slow Food è davvero un business. Però il tutto è stato abbastanza interessante.
Aggiornamento: A parte i bicchieri “un par sort” che Anna si è recuperata tra i vari assaggi, volevo fare notare un presidio particolare: un fomaggio di capra fatto “a crudo” a Capo Verde. Il formaggio in questione (il caprino di Bolona) è sempre stato un formaggio fresco, per la banale ragione che i pastori capoverdiani non avevano la possibilità di pastorizzarlo e tutte le cose del genere. Adesso però c’è un progetto con l’università di Torino per creare una versione stagionata, “di caratteristiche davvero interessanti” secondo la brochure che veniva offerta. Peccato che questo sia esattamente l’opposto della sbandierata filosofia dei presidii… o mi volete dire che non c’è alcuna differenza pratica, perché se i capoverdiani avessero avuto i mezzi tecnici il formaggio l’avrebbero fatto così?
In compenso, non vorrei dare l’impressione che mi lamenti di tutto. Devo dire che vedere tutti i bidoncini per i vari tipi di rifiuto, e la gente che non solo non buttava per terra la roba ma stava a verificare quale fosse il bidone giusto, è stato confortante. Possiamo ancora farcela.
Ultimo aggiornamento: 2007-09-23 12:10
C’eravamo anche io Angela Caldana e Vb ;-)
non vi ho visti :-P
> ma a me i formaggi non dicono molto, per tacere degli erborinati che io aborro.
Peccato, una volta ti consideravo perfino un amico.
vedila in questo modo: la tua dose spettante di formaggi, se ci sono anch’io, diventa maggiore.
Ciao, c’ero pure io a cheese…sono andato proprio perchè mi interessava il formaggio di Capo Verde e quindi mi sono informato. Oltre al fatto che mi è piaciuto molto, ho letto anche la brochure e mi sembra che la tecnica produttiva rispetti il concetto di presidio infatti è prodotto con latte crudo e non pastorizzato quindi non hanno cambiato nulla nel metodo tradizionale
La stagionatura è stato introdotta per portare il formaggio nel mondo e quindi (riportando la definizione di presidio)”per cercare di creare nuovi sbocchi di mercato pronuovendo e valorizzando sapori e territori”