Lavoratori di tutto il mondo, ridete! (libro)

[copertina] Mi sa tanto che non deve essere così facile essere nato in un paese dell’Est, essere emigrato in Italia, e nonostante tutto essere di sinistra. Anche Moni Ovadia deve essere d’accordo con me, visto che in questo libro (Moni Ovadia, Lavoratori di tutto il mondo, ridete!, Einaudi Stile libero big 2007, pag. XXIV-269, € 15.50, ISBN 9788806185350) si lancia in una lunga introduzione per spiegare come l’idea di base del socialismo rivoluzionario fosse buona, ma che è stata gestita sempre peggio: e che comunque il capitalismo non è certo meglio e che se non fosse stato creato quel “cordone sanitario” dopo la prima guerra mondiale magari le cose sarebbero andate diversamente. Resta il fatto che questo libro rimane né carne né pesce, con una serie di battute che dovrebbero essere la parte fondamentale del libro ma sono di valore disuguale: alcune fantastiche, mentre altre non sono riuscito a capirle. Paradossalmente è più interessante la parte storica, con l’appendice in fondo e i rapidi richiami durante il libro: ma allora perché non farlo esplicitamente? Avevano paura non vendesse?

Ultimo aggiornamento: 2007-07-16 15:48

2 pensieri su “Lavoratori di tutto il mondo, ridete! (libro)

  1. vb

    In Italia, un libro per vendere deve sembrare un clone de “Le barzellette di Totti” o perlomeno del suo equivalente serio, “L’odore dei soldi” di Veltri-Travaglio. Le parti che non fanno immediatamente ridere o scandalizzare vanno nascoste bene.

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