La mia fama di spietato recensore di libri si sta sempre più diffondendo. Ugo mi ha così spedito questo libro di fantasy (Michele Lerda, Abuyon non cadrà Araba Fenice 2007, pag. 156, € 13, ISBN 9788886771771) chiedendomi di leggerlo e dare un parere.
La storia è molto interessante, e presenta l’enorme vantaggio – almeno per me – di essere fantasy senza riciclare Harry Potter o Il signore degli anelli. Le protagoniste sono infatti due gatte, e il mondo è parallelo a quello degli umani, con qualche punto di contatto come appunto Abuyon. Le trovate che si trovano man mano nel racconto sono spesso inaspettate, come ad esempio il linguaggio Fusa: la storia scorre bene. Detto questo, e tralasciati un paio di refusi (“accattate” invece che “attaccate” a pagina 35, e “I” invece che “Il” a pagina 149), e il piemontesismo “solo più”, devo aggiungere che quello che mi pare mancare nel libro è una visione d’assieme. L’autore ha affermato di averlo scritto di getto, e riguardato solo alla fine: caratteristica che ha in comune con parecchi grandi scrittori dell’Ottocento, ma che porta inevitabilmente a non avere personaggi disegnati a tutto tondo, con un loro carattere ben definito. Per dare un esempio, Milù parte come gatta sempre pronta a mangiare, e poi non la si vede praticamente più interessata al cibo… anche in un romanzo di iniziazione è troppo. Anche alcuni artifici, come quello degli alter ego, sono stati usati un po’ troppo spesso come metodo per togliere le castagne dal fuoco quando la storia si ingarbugliava troppo.
Ma in definitiva quest’opera prima del nostro Camilleri alla rovescia (non solo perché è della Provincia Granda…) lascia ben sperare per il futuro.
Ultimo aggiornamento: 2007-06-04 21:14
Non menzioni il fatto che l’autore ha 15 anni :)
Se continua così si farà vedere…
ovvio che non l’ho menzionato (comunque ne aveva 15 quando ha scritto il libro, adesso ne ha sedici), anche se “Camilleri alla rovescia” era un indizio e ho linkato il suo sito. Sennò che gusto c’era? :-)
Il punto è che non ha scritto un tema ma pubblicato un libro, e quindi l’ho recensito in qualità di libro. Da queste parti non si fanno favoritismi!
Uhm…Mi chiedo a questo punto se tu abbia letto qualcosa di Zelazny.
Nel caso la riposta fosse affermativa sono molto interessato ad una tua opinione, altrimenti ti consiglio vivamente questo: http://www.fanucci.it/scheda.asp?i=88-347-0846-6
L’ho trovato alquanto originale. :)
Zelazny non l’ho letto negli ultimi 25 anni, direi così ad occhio. E la memoria falla.
Il riflesso del tempo (libro)
Speravo in una crescita stilistica, che però non c’è stata