Cattedra del dialogo

La Cattedra del dialogo era stata istituita dal cardinal Martini per un confronto tra cattolici e laici sul cristianesimo. Adesso (vedi volantino in pdf) i tempi cambiano (anche se la scorsa settimana in effetti c’era Gianni Vattimo) e ieri sera c’è stato un confronto tra il teologo luterano Jürgen Moltmann e il nostrano don Franco Giulio Brambilla, preside della Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale. Visto che il buon Franco Giulio ha celebrato il mio matrimonio, ho pensato bene di andare ad acculturarmi e andare a sentire la conferenza.
Ho così scoperto l’esistenza dell’Auditorium San Fedele, riempito da un 400 persone – parecchi in bicicletta, eravamo tutti lì a cercare pali per legarla… – e soprattutto ho imparato un po’ di cose di teologia sulle quali non mi ero mai soffermato, come il fatto che Dio, per quasi tutta la patristica (tranne Origene che però è sempre stato in odore di eresia) non può soffrire in quanto essere perfetto, e quindi la passione di Cristo non può essere anche divina ma solo umana, e perde il potere di redenzione. Il tutto si trova con più ampi particolari nel suo libro “La Passione di Dio”. La relazione (letta in inglese, con il testo in italiano distribuito al pubblico) è stata parecchio interessante. Non ho capito bene poi gli intermezzi al pianoforte di Gaetano Liguori (non che fossero brutti, anzi; è proprio che mi sembravano fuori tema). La serata è poi proseguita con le domande (in italiano) del Brambilla, e dalle risposte (in tedesco, tradotte dal pastore Ulrich Eckert) di Moltmann. Confesso che riuscivo a capire meglio le risposte delle domande, persino prima della traduzione… non so se è perché è più facile “parlare difficile” in italiano che in tedesco, oppure se Moltmann sia più abituato a parlare a persone magari acculturate, ma non esattamente esperte in teologia.
Commento finale: non so quante conferenze di questo tipo riuscirei a reggere, ma una ogni tanto non è che faccia male!

Ultimo aggiornamento: 2007-05-22 13:55