No, i conti non sono risanati

Prodi è tutto felice perché, visto che le previsioni di deficit 2007 sono al 2.3%, questo significherebbe che «In un anno di governo, le finanze pubbliche sono state completamente risanate».
Peccato che – lasciando pure da parte il debito pubblico pregresso – quella stima significherebbe che comunque l’azienda Italia continua a spendere più di quanto ricava. Se lo facesse una famiglia qualunque, si metterebbe a dire che il suo bilancio è stato risanato?

Ultimo aggiornamento: 2007-05-08 10:48

4 pensieri su “No, i conti non sono risanati

  1. .mau.

    No, perché quel numero è locale e non globale. In pratica, è come dire “l’anno scorso abbiamo ricavato 100 e speso 104; quest’anno abbiamo guadagnato 104 e speso 107”. Insomma, c’è stato un miglioramento, ma nulla di più.
    Poi la cosa è più complicata, perché c’è l’avanzo primario (cioè i soldi che riusciamo a mettere da parte per pagare gli interessi sul debito pubblico). Tranne che negli ultimi due anni, è da un po’ che ce l’abbiamo: il che significa che stiamo pagando (e non ce la facciamo ancora) per rimettere a posto le spese degli anni ’80 e ’90.

  2. pietro

    Il discorso è un poco piu complicato di come lo dici tu.
    Prova a fare un conto e dimmi se sbaglio
    Dal punto di vista di chi emette moneta se il deficit è pari al tasso di inflazione lo stock di debito si mantiene costante come valore reale, quindi è sostenibile.
    Equivale ad un pareggio dei conti.
    Chi emette moneta non è paragonabile ad una famiglia.

  3. .mau.

    ok, ammetto di avere dimenticato l’inflazione (cioè il lucro dello stato che batte moneta, e quindi automaticamente ci impoverisce).
    Proviamo a rifare i conti molto spannometricamente, allora. Abbiamo che le entrate e le uscite sono circa dell’ordine della metà del PIL, e il debito pubblico pregresso è leggermente più del PIL. Con una scala adatta potremmo dire che abbiamo 2000 di debito pregresso, e quest’anno incasseremo 1000 e spenderemo 1025. Però i 2000 di debito pregresso scenderanno a 1960, data un’inflazione al 2%, e quindi il debito totale a valuta costante non sarà 2025 ma 1085, e quindi meno di quanto fosse prima.
    Mi stai dicendo che Prodi ha ragione?

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