RT (televisione)

Domenica sera, dopo cinque anni, Enzo Biagi è tornato in televisione, con un programma il cui nome almeno a me rievoca fin troppo il TV7 anni ’60, anche se lo stacchetto musicale della sigla sembra più che altro quello di un telefilm poliziesco o investigativo. Credo che capiti anche di questo, nel panorama televisivo italico: ma visto che a casa non guardo nulla, non vedo un grande problema.
Più problemi, invece, li vedo su Biagi. Capisco che abbia ormai la sua bella età, e capisco anche che questa è per lui più che altro una rivincita contro Berlusconi, anche se oggettivamente le condizioni con cui è tornato – un programma settimanale in terza serata del lunedì di Raitre – non solo non sono il massimo ma gli erano già state offerte nel 2003. Però è davvero devastante vedere come ormai non riesca nemmeno a fare le domande senza doversele leggere sui fogli che ha davanti, dove i testi erano scritti in stampatello maiuscolo corpo ventiquattro da quel poco che si intravvedeva quando veniva cambiata inquadratura. Come dicevo sopra, probabilmente sarebbe stato molto meglio lasciargli godere la sua meritata pensione e limitarsi ad averlo qua e là come gradito ospite esternante. Chissà se Silvio si accorgerà che non ha più molto da temere da lui, o se ormai l’ha incasellato tra i Giornalisti Comunisti…
ps: nei giornali di martedì, sia Dipollina su Repubblica che Grasso sul Corsera lodavano sperticatamente la trasmissione. Mi sa tanto che ci sia una mafia interna tra i giornalisti.

Ultimo aggiornamento: 2007-04-26 10:46

5 pensieri su “RT (televisione)

  1. Matteo

    RT si è dimostrato al di sotto delle mie aspettative, un po’ sotto tono, come del resto la nuova serie di Report.
    Peccato.

  2. gp

    Oh be’ ma al di là della dentiera e relativa difficoltà a pronunciare cose come “Emergency”, le interviste e i contenuti sono ottimi – perché tutti parlano del giornalista e del giornalismo e non dei contenuti della trasmissione?

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