Ma la matematica è davvero così utile? E come mai è così adatta a spiegare le leggi fisiche, mentre in altre scienze come biologia ed economia non è riuscita a fare lo stesso? In questo libro (Edoardo Boncinelli e Umberto Bottazzini, La serva padrona, Raffaello Cortina 2000, pag. 220, € 19, ISBN 978-887078651-4) un fisico passato alla biologia molecolare e uno storico della matematica fanno delle lunghe chiacchierate per cercare di dare una risposta a queste domande, o forse per il puro gusto di chiacchierare. Il sottotitolo del libro è infatti “fascino e potere della matematica”, e qualcosa vorrà ben dire! In effetti, non è che alla fine del libro il lettore abbia un’idea più chiara delle possibili risposte; avrà tutt’al più scoperto – e intendiamoci, non è affatto cosa da poco! – che fisici e matematici hanno delle idee assolutamente antipodali del ruolo della matematica, e finanche delle concezioni filosofiche antipodali. Ci sono infine tanti aneddoti matematici più o meno noti, anche se citati sempre en passant, come se non fossero altro che una curiosità come un’altra. Insomma, non è un libro per appassionati della matematica e probabilmente nemmeno per gli umanisti; sospendo il giudizio sugli amanti delle scienze in genere.
Ultimo aggiornamento: 2007-03-23 17:20
la mia sensazione è che per biologia ed economia il processo di matematizzazione sia ancora in corso. ho ancora qualche dubbio sul fatto che la matematica finanziaria possa funzionare (ma non solo per colpa della matematica ;) — tuttavia il dato di fatto è che molti nobel per l’economia sono matematici, quindi la prima frase del post mi sembra un po’ pessimista.
per quanto riguarda la biologia invece secondo me c’è un malinteso di fondo. non esiste la biologia; esistono semmai varie biologie, ognuna con un grado di penetrazione matematica piú o meno alto. in neurofisica teorica e in biologia molecolare, per dire, le pde non lineari e la teoria dei codici, rispettivamente, la fanno da padrone.