Ieri, non paghi di essere stati a vedere la mostra su Paul Klee, ce ne siamo anche andati al cinema. Però non si poteva esagerare con la cultura, così ce ne siamo andati a vedere Una notte al museo. Intendiamoci: occorre avere una suspension of belief molto maggiore di quella usuale. No, il problema non è vedere lo scheletro di un tirannosauro che prende vita e vuole correre dietro l’osso lanciato dal guardiano. Quella è suspension of belief “standard”, per così dire. Ma pensare che Ben Stiller quando si trova gli ex custodi che stanno rubando tutto pensi solo a chiamare la sua futura fidanzata Rebecca invece che la polizia e il direttore del museo mi pare davvero esagerato.
Ad ogni modo la storia inizia un po’ fiacca ma poi prende bene, e direi che è costruita secondo tutti i crismi. Sono ragionevolmente certo che il film sia stato sponsorizzato dal museo di storia naturale di New York, magari anche con un contributo dal loro ministero per l’educazione; ottima cosa, intendiamoci, anche se non riuscirei a vederci nulla di simile ambientato al Museo della Scienza e della Tecnica qui a Milano. Alla fine sono 108 minuti che passano piacevolmente, anche perché il cast è davvero d’eccezione: a parte Robin Williams, il trio dei guardiani notturni Dick Van Dyke / Mickey Rooney / Bill Cobbs è da vedere.
Ultimo aggiornamento: 2015-06-25 20:50
voglio anch’io un dinosauro da riporto, ecco. :)
Concordo su tutta la linea, devo ammettere che ero entrato in sala molto pessimista e poi ne sono uscito divertito
Ma tu guarda le coincidenze! Io e Lelly siamo andati a vedere lo stesso film giusto il giorno precedente :) E devo dire che mi è piaciuto, l’ho trovato divertente.
ma non era “suspension of disbelief”?
probabile. Però così mi diventa uno scioglilingua :-)