Stamattina alla fermata della metro c’erano due strilloni. Una distribuiva uno dei bisettimanali sportivi (Sports, se non ricordo male: non li piglio mai, perché va bene che alle 8 del mattino uno non può fare nulla che impegni più di tanto il neurone, ma su certe cose mi rifiuto) e uno con un robo rosso il cui titolo sembrava quasi scritto in cirillico. Dopo qualche istante, ho capito che invece era semplicemente un corsivo minuscolo: il titolo completo era infatti America hoy – en español. Inutile dire che me ne sono subito preso una copia: il lavoro di recensore è duro, ma qualcuno deve pur farlo!
Il “periodico semanal gratuito” dice subito di essere “latinoamericano”, e d’altra parte ci dovrebbero essere pochi dubbi: Milano è sicuramente multietnica, ma di spagnoli ce ne sono pochini, e il mio collega Adolfo se n’è anche andato a Roma. Il mio usacentrismo mi ha fatto stupire un poco, fino a che mi sono ricordato che “America” è anche quella meridionale… Il formato è quello di un vero tabloid, quindi più grande dei soliti free press; la pubblicità è generalmente in spagnolo, anche se c’è chi se ne frega e la mette in italiano; i temi sono generalmente legati alle professioni tipiche dell’immigrato sudamericano, ma si trovano delle chicche come l’intervista ad Alejandro Jodorowsky (finalmente sono riuscito a sapere qualcosa in più del regista dell’indimenticabile “La montagna sacra”). Non mancano le paginone sul “deportes” (fútbol, fútbol, fútbol… solo i colombiani parlicchiano dei loro ciclisti) e le notizie interne dei vari paesi latinoamericani. Ci sono persino annunci ufficiali del consolato ecuadoregno (che dice che sono senza passaporti, e quindi quelli in scadenza verranno rinnovati e non rifatti)…
A parte le battute, mi pare un’ottima idea, di indubbia utilità.
Ultimo aggiornamento: 2007-02-02 22:32