Repubblica ci fa sapere che per la prima volta è stato pubblicato il bilancio del Quirinale. Spero di riuscire a dormire, stanotte… Ma torniamo a Rep. L’occhiello dell’articolo recita (grassetto mio): «Nell’anno in corso i costi saranno di 235 milioni, con una frenata alla crescita del fabbisogno». Cosa significa la frase? Credo che la maggior parte dei lettori la tradurrà mentalmente come “si sono ridotti i costi”. Peccato che non sia così: la richiesta di denaro per il Quirinale «contiene l’aumento rispetto alla dotazione per il 2006 nella misura del 3,23 per cento, confermando e rafforzando la linea di riduzione dei tassi di crescita del fabbisogno avviata dal Presidente Ciampi nel settembre 2005». In pratica, non solo il bilancio cresce, ma cresce anche più dell’inflazione; quello che forse è capitato è che l’accelerazione della crescita si sta riducendo.
Ultimo aggiornamento: 2007-01-27 20:02
Dovrebbe essere negativa la derivata seconda, mi pare.. terribile!
Non è cosi terribile come dite.
Mentre il debito pubblico e la sua crescita fisiologica legata all’aumento del PIL sono problemi che hanno un effetto secondario sull’economia reale,( secondo alcuni economisti che hanno studiato situazioni reali di vario tipo, la crescita reale dell’economia è indifferente alle dimensioni del debito pubblico ) la crescita del deficit è un problema molto più serio, dato che toglie risorse in quantità sempre maggiori, e crea un problema di fiducia nella capacità dell’economia di evitare un default di tipo argentino.