Un paio di mesi fa stavo chiacchierando con qualcuno, ed era uscita fuori la storia dello scrivere i numeri come decimali dallo sviluppo infinito. Con la mia solita sicumera, avevo sentenziato che l’idea era (relativamente) recente, ed era nata con la Rivoluzione Francese e il sistema metrico decimale; e che i greci non avrebbero mai pensato a una cosa del genere.
Ho scoperto che sulla seconda parte della mia affermazione ho probabilmente ragione, ma la parte iniziale è sbagliata di due secoli: il primo a proporre di scrivere un numero (non si parlava ancora di numero reale) con la virgola è stato Stevino. Visto che non mi ricordo con chi stavo parlando, faccio un coming out sperando che il mio interlocutore mi legga.
Ciò detto, continuo a pensare che l’idea di scrivere un numero nel formato decimale (vale a dire, potenzialmente illimitato ma fatto in modo che ti puoi prendere quello che ti serve) è assolutamente dirompente, anche se adesso nessuno ci fa più caso.
Ultimo aggiornamento: 2007-01-26 11:13
Grazie Mau,
parlavi con me attorno a Natale.
si era partiti dalle ore del giorno(24) e minuti (60) che mi parevano “strani” rispetto alla abituale divisione decimale.
Il fatto che la suddivisione per 2,3,6 sia stata preferibile nel mondo antico mi convince…
poi devono essere arrivati gli arabi con quello “zero” che deve aver faticato molto ad entrare nella mente dei ns avi europei…
se come dici l’idea di decimale e’ arrivata a fine 500… e vien da pensare quasi una eresia da controriforma.
Comunque grazie. Hai completato il quadro.
Per completezza si era partiti da qua
http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=2057&cc=CVA4OGF7ZTP7JUG
Giochi matematici del Medioevo. I «conigli di Fibonacci» e altri rompicapi liberamente tratti dal Liber Abaci – Bruno Mondadori Ed. 12,50
beh, è proprio vero che con la Rete si possono fare tante cose… :-)
Più che teorico della Riforma, Stevino è uno dei primi assertori del metodo scientifico: Galilei ha preso molto da lui.