ancora sul deficit

Ieri su lavoce.info è uscito un commento di Tito Boeri sul calo del fabbisogno statale nel 2006, di cui avevo parlato la settimana scorsa.
Consiglio di leggerlo, perché spiega in maniera semplice molte cose. Dal mio punto di vista, sono abbastanza felice perché ci avevo azzeccato abbastanza, come il fatto che il deficit 2006 sarà molto più alto del 2.7% del fabbisogno: mi mancavano però alcuni punti. A quanto pare, la forbice tra il 2005 e il 2006 è stata quasi tutta ottenuta nel secondo trimestre, e da un lato è frutto delle una tantum del governo Berlusconi III che erano state sottostimate, mentre dall’altro deriva dall’aumento del gettito Iva, che è cresciuto più della crescita dell’economia mentre negli anni scorsi capitava l’opposto. Questa seconda parte può effettivamente dipendere, anche se non ci sono certezze, dal fatto che il governo dell’Unione ha già detto che non farà condoni. Per il resto, le misure Bersani hanno dato poco gettito – ma tanto lo sapevamo che erano più di principio che altro – e soprattutto negli ultimi tre mesi di quest’anno la forbice si è leggermente ridotta, il che non è affatto bello e in un certo senso si può leggere come una delusione per quanto (non) è stato fatto.
Chissà se di tutte queste cose a Caserta ne stanno parlando… ma sono pessimista.

Ultimo aggiornamento: 2007-01-11 16:35