Archivi annuali: 2006

La Lunga Marcia

Stasera, mentre aspettavo il mio turno dal barbiere, ho buttato l’occhio sulla prima pagina Giornale (beh, per la precisione prima avevo letto le pagine della cronaca milanese: è bello vedere cose locali). E che mi trovo schiaffata lì in mezzo? Una vignetta Sua. Giorgio Forattini ce l’ha finalmente fatta: ha trovato il quotidiano che più gli dovrebbe aggradare, credo più ancora che Libero.
Giuro comunque che stanotte dormirò tranquillo, anche senza sapere da quanto tempo scrive (sì, scrive: è un pezzo che i suoi disegni sono solo un pretesto per inserirci su un editoriale) per il signor Berlusconi P.

Ultimo aggiornamento: 2006-05-12 22:57

Quando si dice il caso…

Premessa: una mia amica lavora in Confindustria. La cosa non è poi così strana, considerando che nella mia ormai non così breve vita ho fatto tante cose, e quindi conosciuto persone di luogo e professione più disparate. Non vedendola da una vita, ho pensato bene di passare ieri pomeriggio in Assolombarda, dove lei avrebbe presentato le convenzioni per le aziende associate a Confindustria. In fin dei conti, Telecom Italia è associata, quindi ne avevo tutto il diritto.
Arrivo, saluto, e mi iscrivo al workshop: senza biglietto da visita, perché in cinque anni che sono prima in Saritel poi in IT Telecom poi in TIM poi in Tim Italia poi in Telecom Italia non sono mai riuscito a farmeli fare. D’altra parte vedo che non sono il solo a utilizzare un foglietto di carta: l’industria dei biglietti da visita deve essere un po’ in ribasso.
Mi accingo a sentire il workshop – che garantisco meritava, vista la performance della mia amica come Brava Presentatrice – e chi ti entra? Lui! Il compagno Cordero, che tra una riunione lì ad Assolombarda e un incontro tardo pomeridiano a Genova è riuscito a fare un salto da vero presenzialista. Sono rimasto così basito – a parte che mi ero seduto in una posizione defilata – che non ho nemmeno avuto il pensiero di scattargli una foto per arricchire Wikipedia.
Ma il più bello è arrivato alla fine. Dopo la presentazione delle convenzioni e prima della parte a stand, dove si poteva contattare direttamente le varie aziende, c’è stata l’estrazione tra i partecipanti di una quindicina di premi offerti dalle aziende: divertente il rappresentante di una società di buoni pasto che ha vinto il premio offerto da un’altra società di buoni pasto. Intanto me n’ero uscito dalla sala per sgranchirmi le gambe, quando sento chiamare il mio nome: avevo vinto un set di valigie offerto da Erg, l’ultimo dei premi estratti. Fortunatamente me le spediranno a casa, visto che in bicicletta sarebbero state un po’ scomode da portare. Fin qua nulla di particolarmente strano, tranne naturalmente la mia sfacciata fortuna; però l’account di Erg… è un mio lontano parente! Sua madre e mio padre erano cugini. Non che ci si veda molto, l’ultima volta era stata qualche anno fa a Fiumicino mentre stavamo entrambi tornando nel profondo nord, quindi posso garantire che non c’è stata alcuna combine; ma garantisco che non sarei mai riuscito nemmeno a immaginare una combinazione simile!

Ultimo aggiornamento: 2006-05-12 15:02

sesso soldi e morte

City oggi non brilla certo per tempismo. L’articolo principale della pagina “Fatti” (nome omen) racconta infatti del sito deathclock.com, che ti indica il giorno in cui tu dovresti morire. Peccato che quel sito ci sia da anni: forse il sibiliino inciso “talmente visitato che è dificilissimo entrarci” è una scusante per averne parlato così tardi, o magari il tutto nasce solamente per fare conoscere l’italico clone.
Che c’è d’altro? Innanzituto una running gag: ICANN ha respinto per l’ennesima volta la richiesta della creazione di un suffisso .xxx che dovrebbe raccogliere i siti porno. Vista la frequenza della richiesta e del relativo rifiuto, questo lo si può scrivere tutte le settimane senza tema di smentita. Per la sezione sesso mi pare però più interessante il coming out di un feticista ventitreenne che avrebbe ammesso di aver provato a baciare, toccare e leccare gambe e dita dei piedi di almeno 70 donne: il tutto nella metropolitana di New York durante gli ultimi tre anni. Sconcertante la motivazione: “farle ridere e aprirle a parlare con me”. Viene proprio da dire, parliamone!
Tale professor Iacono dell’università di Napoli cerca invece di spiegare che il numero di spermatocoi diminuisce con l’aumentare della temperatura, e fin qua si potrebbe anche essere d’accordo; ma lui oppure l’Ansa o l’ignoto impaginatore porta a conferma il fatto che non a caso nascono più bambini in primavera e in estate, quindi “concepiti nei mesi freddi”. D’accordo lo spostamento delle stagioni, ma mi pare ci sia qualcosa che non va nella logica qui dietro.
Terminiamo con la cronaca locale da Chinatown (via Paolo Sarpi per chi non frequentasse Milano). Una cinquantina di cinesi si sono piazzati davanti all’Oriental Store con striscioni e cartelli “Sciopero della fame, restutuite i nostri soldi”: dall’articolo non è dato sapere se le scritte fossero in italiano o con ideogrammi. La storia, secondo il giornale, sembrerebbe essere legata a un giro di promesse di interessi esorbitanti che come capita spesso terminano con la perdita del denaro affidato. Quello che City non dice ma Metro si affretta ad aggiungere è che la polizia, quando è arrivata, è stata assalita dalle manifestanti… a borsettate. Deve essere stata una scena divertente a vedersi!
Aggiornamento: i cartelli delle manifestanti a Chinatown erano fogli A4 fotocopiati con su scritto in corsivo “Sciopero della/fame./Restituire soldi/nostri”. Almeno è quanto si vede dalla foto pubblicata da Il Giornale.

Ultimo aggiornamento: 2006-05-12 11:09

Bricoleur 2

Beh, cinque chilometri li ho fatti. Ma il freno era ancora troppo molle, perché avevo fatto passare il filo dalla parte sbagliata rispetto alla dinamo. Allora mi sono fermato e l’ho spostato, ma a quanto pare avevo stretto troppo e adesso si è smollato dal lato della manopola. Ricontrollerò a pranzo.
Il guaio è che mentre lavoravo sono riuscito a staccare il filo della dinamo. Mi chiedo quanto ci voglia ancora per iniziare una reazione a catena.
Aggiornamento: dal lato della manopola il fermo si è proprio rotto. Sono tosto, io.

Ultimo aggiornamento: 2006-05-11 09:56

bricoleur

Stasera per la prima volta in vita mia ho cambiato un filo del freno della mia bicicletta. Dopo avere frenato per evitare un cretino che ondeggiava procedendo sulla pista ciclabile, avevo sentito il freno davanti smollarsi di colpo: guardo, e noto che erano rimasti appena due o tre fili attaccati. Così sono arrivato a casa e mi sono detto “ce la posso fare in un tempo finito”.
Beh, tempo finito sì ma non certo limitato: invece dei cinque minuti necessari per l’operazione, ci ho messo quasi mezz’ora. Però almeno in questo momento il freno funziona: lascio ai miei lettori le scommesse su quanti chilometri riuscirò a percorrere prima che si spacchi del tutto. Tanto per fortuna è quello davanti.

Ultimo aggiornamento: 2006-05-10 21:46

(non più toto)Presidente

Bene. Mi sono sbagliato, e Napolitano è stato eletto presidente. Beh, in un certo senso sono felice, perché l’Unione non ha cambiato idea. Checché ne possa dire certa destra, non si può negare che Napolitano sia una figura istituzionale; per quanto riguarda il metodo, mi pare un po’ difficile affermare che sia la minoranza a proporre una rosa di nomi tra cui la maggioranza scelga quello che preferisce. Diciamo che sarebbe stato meglio che a sinistra avessero proposto più nomi, ma non si può avere tutto dalla vita.
Ad ogni modo, adesso inizia il difficile: speriamo che i suoi atti mostrino che vuole essere sopra le parti. In Italia il presidente della Repubblica fa ufficialmente poco, ma conta molto: qui si parrà la sua nobilitade.

Ultimo aggiornamento: 2006-05-10 20:13

Ci hanno preso gusto

L’ineffabile Calderoli: «se dovessero andare in porto le verifiche sui 70 parlamentari sub judice per le irregolarità del voto, tutto può saltare».
Ri-con-teg-gio! Ri-con-teg-gio! Oramai non si chiama più la Casa delle Libertà, ma la Casa del Riconteggio…

Ultimo aggiornamento: 2006-05-10 13:50

Sciopero fiscale

Forza Italia, stavolta per bocca di Bondi, lo minaccia nuovamente. Non deve parere loro vero di avere una scusa per non pagare le tasse.

Ultimo aggiornamento: 2006-05-10 11:54