Archivi annuali: 2006

ho sbagliato città?

Oggi a Milano c’è un cielo spettacolare, colori finalmente veri e non smorti dall’estate indiana delle foglie al blu del cielo, da Rozzano si vedono le montagne a nord di Milano. Non pago dell’essere venuto in ufficio in bicicletta, oggi dopo essere stato a mangiarmi un pezzo di pizza al centro commerciale ho preferito farmi il miglio abbondante verso l’ufficio a piedi, per godermi il vento tiepido.
Certo che più di due giornate l’anno così non se ne vedono…
(per immagini, va’ dal Gneri)

Ultimo aggiornamento: 2006-11-22 13:56

The Beatles

Beh, parlare del sito ufficiale dei Beatles da parte mia può sembrare pleonastico. Però oggi ti stanno permettendo di ascoltare in streaming l’album Love (richiede un indirizzo email che però può anche essere farlocco, e l’indicazione su google maps di dove siamo) e quindi mi pare simpatico comunicarlo.
L’album? Beh, si può dire che sia una “nuova esperienza beatlesiana”, e per un esperto come me è piacevole vedere come sono stati fatti i remix. Direi che è molto piacevole come musica di accompagnamento, ma ribadisco che non mi viene in mente di comprarlo.

Ultimo aggiornamento: 2006-11-22 11:21

1984 docet

Dal Sole-204 Ore di oggi: «Il Fisco lavora alla creazione di un archivio super-protetto per i dati fiscali dei contribuenti vip.»

Ultimo aggiornamento: 2006-11-22 09:53

_La Stampa_ (quotidiano)

Io domenica a Roma avrei anche tentato di comprarla, ma le due edicole dove sono passato l’avevano entrambe terminata. Così, visto che tanto oggi ero a Torino, mi sono preso una copia “come deve essere” della Busiarda, vale a dire con tutte le cronache piemontesi. Ecco i miei commenti, in ordine sparso.
Dimensione: sono pazzi a fare un quotidiano di novantasei pagine in un solo fascicolo. Già Repubblica mi sta un po’ sulle palle, ma qua si esagera. Dov’era il problema nell’avere le trentadue pagine torinesi come fascicolo separato? Stanno ancora tremando al pensiero di quello che era successo ai tempi della prima riduzione di formato sotto Mieli?
Colore: mah, non ho mai capito bene quanta sia l’effettiva utilità, e soprattutto la copia che avevo io non era sempre bene allineata, il che porta a un brutto risultato.
Articoli e impaginazione: qui tremavo, ma ho invece visto che il risultato è ottimo. La pagina mi pare riempita bene, le notizie hanno tutto il loro bello spazio. Poi è chiaro che siamo sulla Busiarda, che se parla dell’omicidio a Napoli di un pregiudicato si affretta ad aggiungere che anni fa il fratello del morto era stato anche lui ucciso… a Torino; ma quello è ormai parte del gioco. Ho dei dubbi sul font usato: mi sta molto bene uno con le grazie, ma quello lì (è forse un Tahoma?) mi pare un po’ meno leggibile. Buffo che ad esempio Specchio dei tempi ora occupi in assoluto più spazio di prima.
Insomma, non è detto che la cosa andrà così male, anche se continuo a pensare che non ci sia una vera volontà di tornare ad essere un quotidiano a respiro nazionale.

Ultimo aggiornamento: 2015-07-10 14:22

Un'ora sola guiderei

Era da agosto che non prendevo più l’auto per andare in ufficio, e da giugno che non la prendevo col traffico milanese usuale (agosto non conta per queste cose, in mezz’ora scarsa faccio il tragitto casa-ufficio…). Solo che oggi sono andato a Torino al funerale del padre di un mio carissimo amico, e quindi ho fatto orario spezzato: ingresso prestissimo in ufficio, toboga Milano-Torino, funerale, toboga Torino-Milano, ufficio.
La prima parte, se eccettuiamo la sveglia a un orario indecente, non è poi andata male: partendo alle 7:15, in 37 minuti ero in ufficio dove ovviamente le uniche presenze erano qualche sparuto consulente. La seconda parte no. Sono uscito alle 19:30 e sono arrivato alle 20:29; un’ora per fare i 18 km di percorso. La tangenziale era tappata (ma lo era già alle 14:30, a dire il vero…) e quindi non ho certo pensato di allungare il giro di là. Ma anche viale Cermenate era un blocco unico, così come Molino delle Armi-Santa Sofia-Sforza che in genere sono relativamente scorrevoli, non parliamo poi a quell’ora. Insomma, visto che non credo fossero tutti in giro a comprarsi i regali di Natale, non riesco a capacitarmi della cosa.
Per fortuna domani il tempo dovrebbe migliorare, e posso riprendere la bici!

Ultimo aggiornamento: 2006-11-21 22:56

gmail tappata?

Prima mi sono accorto ieri notte di avere un duecento messaggi di spam nascosti bene in fondo nella relativa cartella, roba insomma di quasi una settimana fa; adesso noto che il flusso di posta indesiderata non è costante, ma i messaggi arrivano in ordine di data sparso. Chissà che cosa sta capitando.

Ultimo aggiornamento: 2006-11-20 22:56

Technoshopping (free press)

Questa mattina sono uscito da casa un quarto d’ora più tardi del solito: nel pacco di carta che c’era alla fermata della metro non ho trovato Goool!, che tanto però non prendo mai, né Leggo. In compenso c’era un giornale dal nome appunto Technoshopping, e con sottotitolo “realizzata dagli esperti di Suono, CarAudio, TuttoDigitale”. Il colophon afferma che è una pubblicazione mensile, già arrivata al secondo anno di vita, e che costa 2 centesimi di euro (mai capito questa storia, se non sbaglio anche Leggo ha un prezzo nominale).
Non che in realtà ci sia molto da dire: il giornale è unicamente composto da redazionali, tranne al limite l’articolo in prima pagina. Attenti! Non sto affatto denigrando il giornale: non vi è nulla di male, non è venduto – anzi regalato – come guida ragionata o altro, quindi dal suo punto di vista esegue perfettamente il suo obiettivo, ed è utile per chi vuole avere un’idea di una serie di prodotti di marche differenti. Quello che però mi chiedo è se in effetti tutta questa free press non stia abbassando ancora di più il lavoro del giornalista, che ormai si riduce sempre più spesso a fare il copincolla di cartelle stampa e lanci di agenzia, il tutto probabilmente per pochi soldi e un contratto precario. Gli editori si lamentano delle esose richieste del sindacato e bloccano il rinnovo del contratto, ma a quanto pare non si preoccupano più di tanto!

Ultimo aggiornamento: 2006-11-20 22:17

certi hobby stanno diventando costosi

Ho già detto di come io abbia la mania di collezionare biro multicolore. Giovedì scorso alle Cenerentoliadi Laura mi ha segnalato l’esistenza di Muji, un negozio di oggettistica giapponese che ha vari oggetti a prezzi d’affezione tra cui le biro multicolori. Bene: stasera sono passato dal loro negozio di via Torino (ce n’era anche uno dietro casa mia in viale della Liberazione, ma non lo sapevo) e ho lasciato quindici euro e 25 per quattro penne: due esacolori (anzi per la precisione una a sei e una a 5+mina), una a quattro e una minibiro a tre colori. Colori che tra l’altro sono piuttosto non standard, con tinte pastello. L’unica fregatura è che il giallo non funziona, come del resto capita spesso con quel colore. Mo’ che faccio?

Ultimo aggiornamento: 2006-11-20 21:22