i genovesi e l’obitorio

[copertina]
La fama si vede quando i lettori ti inviano notizie da fare risaltare nel tuo blog :-)
Pietro si rifà a questo articolo del Corsera che racconta di come a Genova sembra che per il 30% dei morti non arrivi nessuno a richiedere la sepoltura, e mi allega questa scansione della pagina del giornale da cui si vede come le percentuali di “morti non reclamati” in altre grandi città italiane sia molto minore (ma di un ordine di grandezza, il che è una differenza enorme).
Notato nulla di strano? Io vedo innanzitutto una stranezza di base: nella lista non ci sono Roma e Palermo: soprattutto la seconda, con una popolazione simile a quella di Genova, sarebbe stata un interessante confronto. In secondo luogo, il 30% indicato per Genova è una pura percentuale, senza valori assoluti di riferimento: valori che tra l’altro sono molto variabili da città a città (Bologna ad esempio con i due quinti della popolazione torinese ha un numero di salme pari due volte e mezzo quelle dei subalpini) il che mi fa pensare che questi numeri siano dati più o meno a caso, anche perché non corrispondono certo al numero totale di morti: nel comune di Torino, ad esempio, i morti del 2005 sono stati 9481. Insomma, mi sa tanto che quelle mostrate nell’articolo siano cifre tirate a caso “perché un po’ di numeri fanno sempre bene”.
Detto tutto questo, io personalmente mi aspetto che a Genova – ma anche a Trieste, insomma in posti dove la popolazione ha un’età media maggiore e ci sono più anziani soli – il numero di persone che non hanno nessuno che si prenda cura di loro dopo che sono morti sia un po’ più alto, anche se non così alto. Però numeri non ne faccio :-)

Ultimo aggiornamento: 2006-11-12 19:01