Beh, già il titolo sarebbe sbagliato (si sarebbe dovuto parlare più propriamente di scuola egiziana): ma visto che identico errore l’ho fatto l’anno scorso preferisco mantenerlo, tanto non è quello il problema.
Abbiamo questi genitori egiziani che non vogliono assolutamente che i loro bambini frequentino la scuola pubblica italiana, e quindi hanno brigato per ottenere una scuola con un programma misto, che permetta di avere l’abilitazione sia secondo l’ordinamento italiano che quello egiziano. Personalmente non è che apprezzi così tanto l’idea di un isolamento di questo tipo, e avrei preferito una gestione per così dire “mista” (i bambini in una scuola statale, e alcune ore sostitutive o aggiuntive con i programmi egiziani): ma di nuovo, il problema non è quello.
Da quanto ho capito leggendo i giornali, la scuola viene bloccata non tanto per i programmi quanto perché l’edificio dove si tengono le lezioni non sarebbe a norma per agibilità. La cosa è possibile, e capisco la necessità di imporre degli standard qualitativi anche per i luoghi di studio, e non solo per le materie. Però sarebbe stato più serio trovare una soluzione temporanea per i bimbi presso un’altra scuola: con un po’ di buona volontà, un qualche modo lo si sarebbe trovato. Oppure si poteva esplicitamente dire “no, quella scuola non la vogliamo punto e basta, nemmeno se fosse sita nel Paradiso dello Studente”. Scelta deprecabile, ma almeno onesta. Peccato che fare le cose alla luce del sole non sembri più di moda…
Ultimo aggiornamento: 2006-10-11 15:15
Riscriverei esattamente quello che avevo scritto lo scorso in un commento al tuo post: quando ci sono di mezzo gli extracomunitari si cerca l’articolo a sensazione senza approfondire.
In questo caso, io vedo anche alcune aggravanti, stando almeno a quello che ho sentito ieri sera a Primo Piano e letto questa mattina.
In sintesi, i promotori di questa iniziativa sono sia italiani (non musulmani) che egiziani e hanno voluto creare una scuola italo-araba non confessionale (almeno così parrebbe).
Hanno chiesto tutte le autorizzazioni, ricevuto tutte le ispezioni del caso (ben 7 da maggio, quando hanno chiesto l’apertura), ma non hanno avuto risposte definitive.
Alla fine, avvalendosi anche di un DPR (per la verità non specificato, ma mostrato alla telecamera) che consentirebbe di aprire una scuola in attesa dell’autorizzazione sulla base di una specie di denuncia di inzio attività, hanno deciso di inziare le lezioni, visto che siamo ad ottobre inoltrato.
Tutto questo, ovviamente, non vuol dire che non concordi con te in relazione alla scelta di frequentare questo tipo di scuola, anzichè quella pubblica.
>Oppure si poteva esplicitamente dire “no, quella scuola non la vogliamo punto e basta, nemmeno se fosse sita nel Paradiso dello Studente”.
>Scelta deprecabile, ma almeno onesta.
Non sarebbe onesta, e non solo deprecabile, ma anche illegale.
Il diritto allo studio è sancito dalla legge, ma non solo: la possibilità di creare un istituto parificato (la definizione corretta per dire che il titolo di studio conferito ha valore legale nella legislazione italiana) non prevede distinguo di ordine religioso, ma solo “pratico”, tipo numero e tipo di materie, esami, etc.
Il problema è tutto politico. Anche la sinistra libertaria (a parte frange estreme) teme moltissimo l’avanzata musulmana. No, non per i talebani, ma perché hanno una massa critica che metterebbe in crisi tutto il Sistema.
Il Sistema è il seguente:
-io Stato pago per mantenere una classe (gli insegnanti etc) che è la prima forza lavoro nel settore pubblico per numero di dipendenti
-il suddetto è un serbatoio di voti per sinistra (scuole pubbliche) e destra (scuole private non mussulmane)
-la Chiesa ha una paura folle di perdere un mucchio di soldi essendo la prima fornitrice di scuole private e rifiutando in maniera assoluta di insegnare al per lei infedele
-la chiesa moderata vota, e vota DS, il resto a destra che è comunque contro
-i mussulmani NON votano a sinistra, se non in casi molto limitati, e si fanno i cazzi loro
-i figli (e le famiglie) della sinistra moderata non vogliono confondersi con mussulmani con le pezze al culo, il 99% del totale
-> i mussulmani sono un problema per TUTTA LA CLASSE POLITICA.
“onesta” nel senso di “non ipocrita”, chiaramente. Come ho scritto, anche se preferirei una diversa soluzione ritengo la scuola egiziana perfettamente legale.
Il problema è che non possono chiuderla in quanto “confessionale” (ammesso che lo sia, cosa che da quel che dici non pare nemmeno) perchè se no dovrebbero cominciare a chiudere anche le centinaia di scuole italiane gestite direttamente da preti e in cui è obbligatorio recitare le preghiere cattoliche prima di iniziare le lezioni…
Quindi sono costretti a fare le cose in modo subdolo, ad esempio con il muro di gomma delle ispezioni e delle autorizzazioni edilizie, per assecondare la voglia forcaiola di una parte della piazza senza creare precedenti che potrebbero ritorcersi contro la Chiesa Cattolica.