La mia edizione di questo libro (Gianni Borgna, Storia della canzone italiana, Oscar Mondadori 20004, pag. 520, € 8.40, ISBN 88-04-42405-2) ha un bollino del prezzo di 16000 lire, che copre il “15000” originale. Questo significa che sono passati sei anni da quando l’ho comprato a quando l’ho finalmente preso in mano – come avrete forse capito, io i libri prima li compro perché mi ispirano, poi con calma mi metto a leggerli – e che in questi anni il suo prezzo non è poi cambiato molto.
Il libro ha una parte storica iniziale che cerca di dare una visione generale sulla canzone italiana dell’800 e della prima metà del secolo scorso, dove si vede l’impostazione “colta” del Borgna, e che è la parte senza dubbio più interessante del libro. Quando però si giunge al secondo dopoguerra e soprattutto agli anni dal 1960 al 1990, dove il libro termina, la musica cambia. Da un lato l’autore tira via molto più velocemente, non saprei dire se per ragioni di spazio o altro; dall’altro cerca di mettere una patina intellettuale ai propri giudizi generalmente tranchant, in positivo o in negativo. Il problema non è tanto il personalismo della sua critica, quanto appunto il modo con cui si pone; ma forse uno se lo sarebbe dovuto aspettare.
Ultimo aggiornamento: 2006-09-07 10:22