cui prodest?

Generalmente trovo che le analisi politiche del Bertola siano troppo dietrologiche, e quindi non le seguo più di tanto. Però stavolta mi trovo abbastanza d’accordo.
Parliamone un attimo. L’ipotesi che ci siano dei terroristi pronti a fare un attacco concordato, dopo avere pensato che Gatorade è una bevanda energetica e quindi un ottimo sistema per portare dell'”esplosivo liquido”, non è di per sé così peregrina. Quello che non torna è che questa volta, a differenza della “decina di attentati silenziosamente sventati nel passato” (non lo dico io, ma loro) le polizie abbiano deciso di fare tutta questa cagnara. La ragione più logica per fare questo è distogliere l’attenzione della gente da altre notizie, che al momento sono “la guerra in Libano”. Sì, si continua a morire in tanti altri posti, ma mi sembra che quelle situazioni siano considerate “usuali” dall’opinione pubblica. Altre ipotesi, come quella di volere tagliare ancora un po’ le libertà civili interne, mi paiono meno probabili in questo momento, ma non si può mai sapere.
Detto tutto questo, mi sa tanto che sarà difficile trovare analisi di questo tipo sui maggiori quotidiani, e avrei dei dubbi anche sui quotidiani minori. E questo è ancora più preoccupante, se ci pensate.

Ultimo aggiornamento: 2006-08-11 10:46

9 pensieri su “cui prodest?

  1. AmicaN

    il mio capo stamani aveva comprato “libero” (non so perchè e non lo voglio sapere) che titolava “Che fanno quei coglioni?” rivolto ai ns attuali governanti che, mentre succedono cose come quella di ieri, ragionano di nuovi ingressi e cittadinanze dopo 5 anni. Quando si dice cavalcare l’onda…

  2. Ugo

    E se fosse semplicemente che questa volta sono riusciti a sventare gli attentati solo nell’imminenza del fatto e quindi si è reso necessario agire su alcuni aereoporti? A volte le spiegazioni meno dietrologiche possono essere pure vere…
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  3. .mau.

    non vorrei dire, ma il titolo attuale del Corsera online è «La prova generale della strage era tra due giorni» (neretto mio).
    A parte che mi chiedo cosa sia una prova generale della strage (forse che prendono gli aerei con le bottigliette, per vedere se li fermano? oppure al posto dell’esplosivo mettono un po’ di seltz, giusto per farle sprizzare in faccia al vicino e capire se il tutto funziona alla pressione più bassa di un aereo in volo?), direi proprio che non c’era tutta quell’urgenza per bloccare gli aeroporti avvisando “scusate, ma c’è qualche terrorista qui in mezzo?”.

  4. Davide

    io sono totalmente contrario ai metodi che stiamo utilizzando per “combattere il terrorismo”.
    quest’ultimo fatto dimostra ancora una volta l’incapacità di vedere al di là del nostro naso.

  5. vb

    Beh, io la mia l’ho detta nel post che hai gentilmente linkato, però volevo commentare sul mio dietrologismo: è che più vai addentro agli ingranaggi politico-economici di questa società, più scopri che è proprio vero che a pensar male ci si azzecca… anche se di solito è un effetto valanga: due pensano male, e altri duemila vanno dietro per inerzia.
    In altre parole, bastano un paio di televisioni o giornali “contigui” e disposti ad accendere la miccia di un caso mediatico, e poi tutti gli altri si adeguano bovinamente (anche perchè se no perderebbero mercato).
    Poi il piano della P2 mica l’ho inventato io… e anche in America, leggiti un po’ di siti dei teorici dei teocon e sentirai molto parlare di controllo dei media: dopo aver perso in Vietnam a causa del dissenso interno, i teocon si sono segnati alcune cosette per le volte successive.

  6. Domiziano Galia

    Ci ho pensato anche io: non era meglio tacere? Però ho pensato che, in buona fede, lo scopo fosse sia far sapere che c’è chi vigila su di noi e secondariamente fosse necessario per spiegare il perché dei nuovi divieti circa gli oggetti che si possono imbarcare.

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