Bradbury è generalmente noto come autore di fantascienza, si pensi alle Cronache marziane oppure a Fahrenheit 451. Ma la definizione è riduttiva: non tanto perché la SF sia un genere di serie B, ma perché la sua vena lirica spazia anche su tanti altri argomenti. In questa sua raccolta di racconti (Ray Bradbury, Tangerine [One More for the Road], Mondadori – Piccola Biblioteca Oscar 453 – 2006 [2002], pag. 262, € 8.40, ISBN 88-04-55157-7, trad. Silvia Rota Sperti) ci sono alcuni temi che ricorrono spesso: l’io narrante scrittore, il ritorno al passato, un certo malinconico crepuscolo. Non aspettatevi storie con un climax: Bradbury tende a fare più che altro degli spaccati di vita, con quella sua prosa che confesso a tratti non riuscire a capire – mi sono fidato della traduttrice. Segnalo in particolare “Trapianti di cuore”, una di quelle storie che sai esattamente come va a finire ma non puoi fare a meno di sentirtela dentro, e “One-Woman Show”, un altro modo di vedere come la vita sul palcoscenico si mangi quella reale.
Ultimo aggiornamento: 2019-06-05 17:07