diffrazione

In questo momento a Milano sta diluviando, anche abbastanza forte visto che per un po’ è persino saltato il segnale di Radio Popolare. Io ero su in studio a cazzeggiare al pc, senza preoccuparmi più di tanto della pioggia di stravento: tanto la finestra del bagno era chiusa, e in camera avevo abbassato quasi del tutto la tapparella, lasciando tre dita di spazio.
Quando sono sceso in camera, non solo mi sono trovato tutto il parquet vicino alla finestra zuppo d’acqua – nulla di male, uno straccio e via – ma persino la mia metà del letto era bagnata. Ho fatto una rapida stima, e per bagnare così il letto la pioggia doveva arrivare con un’inclinazione di venti gradi, che mi sembra molto anche per una raffica di stravento…
(non preoccupatevi più di tanto: stanotte Anna è a Padova, quindi posso dormire dal suo lato e domani sarà tutto a posto!)

Ultimo aggiornamento: 2006-07-06 20:33

2 pensieri su “diffrazione

  1. Ciao Fabio

    Penso che tu sia l’unico essere umano che conosco che ritrovandosi il letto fradicio, invece di incazzarsi come una iena si mette a fare calcoli su che inclinazione doveva avere la pioggia…
    Ciao, Fabio.

  2. .mau.

    Fradicio è una parola grossa, era bagnato il lenzuolo sopra e in qualche punto quello sotto. Fosse stato davvero fradicio, mi sarei incazzato anch’io.
    Mettersi a calcolare l’inclinazione è un modo come un altro per vedere di evitare il ripetersi di simili accadimenti: diciamo che mi porto avanti col lavoro!

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