Ho letto questo libro, che è l’opera prima di Biondillo (Gianni Biondillo, Per cosa si uccide, TEA Teadue 2006 [2004], pag. 285, € 8, ISBN 885020986X), dopo il suo secondo lavoro Con la morte nel cuore, quindi con una sensazione un pochino estraniante: in fin dei conti conoscevo già i personaggi in una versione un po’ più completa e con qualche sfaccettatura in più. Indubbiamente, se ci limitiamo a considerare la trama, questo libro è più debole del successivo, anche perché non si ha una storia vera e propria, ma più che altro la giustapposizione di alcuni racconti. A me però non è affatto dispiaciuto lo stile di scrittura più “ruspante” di quest’opera, soprattutto rispetto al libro successivo in cui invece Biondillo aveva cercato di esagerare con capitoli costruiti apposta secondo vari stili. Le immagini della periferia milanese, e perché no anche del resto della città, sono poetiche e non leziose, e danno una vivacità al racconto che secondo me fa perdonare i vari difetti. Insomma, non sarà un capolavoro della letteratura, ma vale sicuramente la pena di leggerlo.
Ultimo aggiornamento: 2006-07-03 11:56