ieri sera era già andato a votare il 35% degli italiani. Più che al referendum confermativo di cinque anni fa. La cosa sarebbe di per sé bella, se non fosse per il fatto che è il risultato di una politicizzazione estrema del voto, partita dalla destra e fatta propria dalla sinistra; e Ciò È Male.
Il referendum non è infatti su un blocco o no, ma su una singola legge: soprattutto in questo caso in cui la legge è quella fondamentale, non c’è nulla di strano nel vedere che gli schieramenti a favore e contro sono trasversali. Peccato che in questo modo si cancellino tutte le differenze interne… ma magari quest’idea di scontro perpetuo è proprio quella voluta da alcuni.
Divertente tra l’altro vedere come i quotidiani gratuiti hanno commentato l’affluenza. Per Leggo era bassa, per City alta, mentre Metro non ha ritenuto la cosa sufficientemente importante da essere messa in prima pagina, relegandola a pagina 2 e non commentando il valore.
Ultimo aggiornamento: 2006-06-26 11:07
Forse che qualcuno di questi giornali sia stato chiuso sabato sera e mentre lo stampavano, la redazione era bellamente stesa al sole di qualche riviera?
spiegazione troppo facile. Metro ha in prima pagina la vittoria di Alonso, e comunque a pagina 2 viene indicata la percentuale corretta di votanti. Lasciare lo spazietto in prima pagina da fare riempire a uno scagnozzo all’ultimo momento non è così difficile… è proprio una scelta voluta.
Già. Bisognerebeb verificare chi sono gli editori (l’editore?) dei “giornalacci” gratuiti.
l’ho scritto tante volte: Leggo è dei Caltagirone, mentre City è del gruppo RCS.
e Metro? :)
Non essendo italiano, Metro se ne strafrega delle piccine liti italiche – e infatti i dati sull’affluenza non erano commentati.