Priorità relativa

A quanto leggo da Repubblica, uno degli ultimi atti dell’ormai ex-ministro delle comunicazioni Landolfi è stato quello di abolire il francobollo ordinario da 45 centesimi, costringendo in pratica a prendere quello di posta prioritaria da 60.
Il fogliaccio scalfariano sostiene addirittura che il decreto è stato firmato dopo la sconfitta elettorale, alla faccia dell'”ordinaria amministrazione”. Non ho voglia di verificare, anche perché la Gazzetta Ufficiale italiana, a differenza di quella europea, non mi pare sia consultabile online. Né mi metto a discettare sul servizio postale in generale.
Quello che mi chiedo è che senso abbia allora parlare di posta prioritaria (cito dal De Mauro il significato di priorità: il precedere, il venire prima rispetto ad altro per importanza, valore, urgenza), quando non c’è più nulla che venga dopo…

Ultimo aggiornamento: 2006-05-21 16:58

3 pensieri su “Priorità relativa

  1. Ciao Fabio

    La Gazzetta ufficiale – e’ un po’ che non controllo e non mi aggiorno, ma non ho visto notizie nuove in merito, mi pare – e’ disponibile aggratiss on line solo per gli ultimi 60 giorni.
    Per il resto, vergognosamente, costa un sacco di soldi. Ci sono alcune iniziative ufficiose che la pubblicano, ma sono di esistenza e caratteristiche saltuarie. E sono anni che dico e scrivo che su questo siamo un Paese incivile…
    Altre informazioni qui:
    http://www.laterza.it/bibliotecheinrete/Cap10/Cap10_08.htm
    Ciao, Fabio.

  2. P.G.

    La gazzetta ufficiale dovrebbe essere gratis, almeno on-line. E’ incivile farla pagare, e cmq dovrebbe costare il meno possibile, a prezzo di costo.
    Quanto alla posta prioritaria: è un aumento secco e ingiustificato del 30% sul costo della posta.
    C’è da indignarsi.

  3. sky

    A parte il notare che la G.U. e tutto quanto riguarda la legge (Codice Civile, Penale ed altro) dovrebbe esser messo a disposizione “il più largamente possibile” e che, “pubblicando” in rete i costi stessi sono quasi nulli, mi veniva una domanda spontanea: ma c’è ancora qualcuno, a parte le ditte (e forse, pure quelle…), che usano la snail-mail?
    Non so voi… ma io non scrivo una lettera da… boh… ere geologiche?
    Non è un pò come lamentarsi dell’aumento dell’olio per le lampade per l’illuminazione?.. o degli stoppini per le candele?.. :D

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