Roald Dahl è quello di Charlie e la fabbrica di cioccolato, o se preferite “Willy Wonka”; ma non solo. In questo libro (Roald Dahl, The Best of Roald Dahl, Penguin 2006, pag. 368, Lst. 8.99, ISBN 0140066942) sono raccolti una serie di racconti non certo per bambini. Le storie hanno quasi sempre una vena di tristezza che almeno a me le fa sentire pesanti; peggio, soprattutto le prime sembrano evitare accuratamente un qualsiasi climax. Però sono belle, inutile negarlo. Dahl scrive benissimo, ti lascia assaporare tutta la scena costringendoti a non avere fretta, con un linguaggio non certo semplice ma ricco di echi; è un po’ come dire che non è importante tanto il punto dove si arriva, quanto la strada che si fa per arrivarci. Forse il racconto più bello, anche se leggermente fuori dallo stile degli altri, è Pig, ma anche il minigiallo Lamb to the Slaughter che in un certo senso ricorda il delitto di Cogne, e The Way Up to Heaven meritano.
Ultimo aggiornamento: 2006-05-09 11:25
Se ti piace lo stile “per adulti” di Dahl, ti consiglierei Storie impreviste e Storie ancora piu` impreviste (rispettivamente Tales of the unexpected e More tales of the unexpected, edizioni Tea Due). Racconti particolari e divertenti, scritti con quel suo stile tagliente e anche un po’ cinico, e magistralmente costruiti.