Fiera del Libro – resoconto

Come scrissi, ieri siamo andati a Torino alla Fiera del Libro, nonostante quest’anno per la prima volta i professional pagassero (e perfino Culicchia si è sentito in dovere di fare la battutina… si vede che Cazzola, che oltre allo Smau gestisce anche questa fiera, ha deciso di voler recuperare un po’ di soldi in più).
Non è che sia riuscito a vedere molto, visto che il sabato pomeriggio non è certo il giorno migliore e che il tempo a mia disposizione è stato brutalmente accorciato: ecco solamente alcune note.
C’era probabilmente qualche stand in più dell’anno scorso, quando si era forse toccato il minimo storico, ma non è che la cosa sia stata un grande vantaggio. Quello che ho visto è infatti un terribile aumento degli stand per così dire “istituzionali”. A parte gli enormi spazi che Comune e Regione come sempre si tengono, c’erano praticamente tutte le regioni italiane, ciascuna con le sue brave pubblicazioni che a un cinico come me facevano tanto venire l’idea di un ufficio informazioni turistiche. I piccolissimi editori quest’anno avevano uno spazio più ampio del solito nel secondo padiglione: peccato che io abbia iniziato il mio giro dall’altra parte, e quindi non abbia avuto poi tempo di vederli bene, e sono solo riuscito a comprare un libretto con la raccolta (spero) di alcuni dei quiz preparati da Lewis Carroll.
Come considerazioni a lato, anche se l’hanno anticipata di un paio di settimane non è che sia cambiato molto: a Torino pioveva, fregando anche il sottoscritto che era partito in maniche corte fidandosi del bel tempo milanese. Il traffico torinese, già pessimo di suo, è peggiorato ancora: per rientrare non ho pensato che forse sarebbe stato meglio entrare in tangenziale a Moncalieri e farsela tutta (o addirittura andare verso Alessandria e tornare su…), così da quando abbiamo ripreso l’auto a Corso Giulio Cesare ci abbiamo messo più di tre quarti d’ora. Ah, naturalmente l’auto era rimasta a Lingotto stazione, da dove una simpatica navetta, almeno quella ancora gratuita, ci ha portati davanti agli ingressi della fiera facendo dei giri francamente incomprensibili.

Ultimo aggiornamento: 2006-05-07 19:14

5 pensieri su “Fiera del Libro – resoconto

  1. Ciao Fabio

    Lewis Carroll? Quiz??? Ma Carroll non era quello che fotografa bambine in pose un po’ erotiche? Di’ la verita’, Mau, che libri ti sei comperato???
    ;-)
    Ciao, Fabio.

  2. .mau.

    Nya, conoscendo CiaoFabio lui le sa benissimo queste cose… però è più divertente mettere le cose in questo modo.

  3. mestesso

    I professional pagavano? Io non ho pagato e sono entrato come professional (una mia amica ha scritto un racconto inserito in una raccolta per un piccolo editore ed io facevo il “supporter”).
    Non ho una grande esperienza, ci sono andato solo l’anno scorso, ma mi sembrava ne migliorata ne peggiorata.
    Libri comprati: 3. Uno solo in pratica non avrei potuto trovarlo altrimenti, ed è “Muri e duri, analisi fenomenologia ed esegesi dei graffiti a Torino” di Culicchia appunto.
    Molto divertente, l’ho iniziato a leggere in treno al ritorno.

  4. vb

    “muri e duri” è una raccolta degli articoli in merito di culicchia su torinosette (per i non torinesi, il supplemento settimanale della stampa sugli eventi a torino e in piemonte). carini, ma dopo un po’ stancano.
    anche a me quest’anno hanno chiesto l’obolo da professional. e io non sono andato.

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