L’ultima trovata per dimostrare che l’Unione non ha vinto le elezioni è arrivata nientepopodimeno che dall’ineffabile ex-ministro Calderoli. Come potete leggere ad esempio sul Corsera, l’uomo a cui è intitolato un Prestigioso Premio, e che si è anche gloriato di avere prodotto lui questa legge elettorale, rimarca che i 45000 voti della lista Lega Alleanza Lombarda non possono essere conteggiati a favore dell’Unione con cui pure la lista era apparentata. Perché? Ma è (per lui) chiaro! La legge elettorale 270/05 ha modificato l’articolo 83 del Testo Unico sulle Elezioni scrivendo al comma 1.1 “determina la cifra elettorale nazionale di ciascuna lista. Tale cifra è data dalla somma delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite nelle singole circoscrizioni dalle liste aventi il medesimo contrassegno;“. Ora, prosegue Calderoli, la somma delle cifre elettorali circoscrizionali (plurale) non può essere fatta perché la lista si è presentata in una circoscrizione (singolare).
Quello che mi fa più specie non è tanto il ragionamento di Calderoli o il fatto che Cicchitto e La Russa gli siano subito andati dietro: in fin dei conti, à la guerre comme à la guerre. Ma che dall’altra parte nessuno abbia semplicemente detto di guardare le regole dell’addizione (e scoprire che si possono anche sommare zero addendi se è per questo)
Ultimo aggiornamento: 2006-04-15 18:34
Sei legato a vecchie convenzioni che vanno rinnovate. Dopo la costituzione è il momento di riformare l’algebra.
Komunista. Adesso stiamo a cavillare anche su queste cose, pur di fare brogli… Non dimenticare che la matematica e’ stata inventata in gran parte dagli arabi, che sono dei terroristi.
Ciao, Fabio.
Credo che il commento di La Russa fosse abbastanza sarcastico nei confronti di Calderoli.
Invece dall’altra parte reagiscono taroccando la legge… Notare come nell’articolo de l’Unità che svelerebbe la bufala viene citato ad arte il pezzo sbagliato della legge, lasciando il pezzo significativo come un virgolettato di Calderoli, quindi sua opinione:
http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=48782
Morale: per capirci qualcosa mi tocca andare a leggere il testo orginale, visto che ognuno cita solo il pezzo che fa comodo o come fa comodo.
Se stai parlando della frase “il legislatore ha previsto l’ ipotesi del conteggio della singola circoscrizione solo nelle regioni ove esiste la tutela delle minoranze linguistiche”, il comma 3b – che è quello che le considera – serve per dire che possono avere dei seggi in deroga alle percentuali nazionali, come al susseguente punto 4; ma nessuno dice che la Lega Alleanza Lombarda debba avere dei seggi. Poi si parla di nuovo di minoranze linguistiche al punto 6, ma qui è per il conteggio dei seggi relativi al premio di maggioranza che è già stato concesso.
Oppure c’è un altro punto ancora della legge?
No mi riferisco al tentativo di disinformazione de l’Unità, che cita solo il pezzo in cui si dice «La cifra elettorale nazionale di ciascuna coalizione di liste collegate è data dalla somma delle cifre elettorali nazionali di tutte le liste che compongono la coalizione stessa», per concludere che Calderoli spara cavolate. Invece il pezzo su cui discutere è quello che hai citato correttamente tu nel post originale (il comma 1 dell’art 83). Ed è pure fuorviante giustificare il conteggio nei totali con l’ammissione della lista nell’apparentamento, come è stata la prima risposta ufficiale da parte dell’Unione. Sebbene assurdo, il fatto che l’abbiano permesso, non implica che i voti si debbano sommare se venisse accettata l’interpretazione di Calderoli. Infatti nella legge c’è sia descritto sia come si formano le coalizioni e di come vengono attribuiti i seggi, sia l’algoritmo di come si contano i voti. E l’algoritmo ha un aspetto subdolo: prima si determinano i totali nazionali delle liste sommando i parziali delle circoscrizioni, poi le somme delle coalizioni sommando le somme nazionali di lista. Se avessero invertito le operazioni, prima le somme di coalizione all’interno della circoscrizione, poi quelle nazionali non vi sarebbero dubbi. In termini matematici (e di buon senso) non dovrebbe cambaire nulla, invece così rimane margine per appigliarsi, visto che normalmente in Italia ciò che non è espressamente normato non esiste. Il comma 3b, rafforzerebbe ulteriormente l’interpretazione di Calderoli, proprio perché parla solo dell’attribuzione dei seggi, ma di nuovo non dice nulla sui totali di lista, normati in modo “imperfetto” solo al comma 1.
In pratica: se avessi dovuto sommare i voti avrei fatto esattamente come tutti hanno fatto fino a ieri, ovvero secondo buon senso, ma all’obiezione di Calderoli io non mi prenderei la responsabilità di dire che è in un modo o nell’altro. Mi rimangono solo due rammarici: di vivere in un paese dove cavilli del genere prendono il posto della sostanza e di sapere che il mio voto vale uguale a quello di pirilli che cerchiano il primo simbolo che trovano (non ditemi che un leghista vota Prodi convinto :P)
Quello che mi lascia più interdetto (che volevo sottolineare con il mio commento) è che, anziché rispondere nel merito, o si divaga o si plasma la realtà a proprio uso e consumo. Chi pensa che la propria parte non faccia così è solo uno su cui la disinformazione ha agito meglio.
Ah, mai prendere per cattiveria quello che può essere semplicemente spiegato per idiozia, in questo caso il commento dell’Unità.
A quanto pare comunque la LAL si era presentata già cinque anni fa, e aveva addirittura un senatore… magari qualcuno la vota apposta perché è un legaiolo ma non vuole stare con Silvio :-)
Sciasbat, il buon Calderoli ne ha fatte di cotte e di crude, gli altri legaioli non hanno di certo brillato per intelligenza e capacita’ politiche, e persino la riforma della Costituzione che e’ stata proposta e’ abbastanza disgustosa, volta non tanto a favorire il federalismo quanto a definire una figura di Primo ministro onnipotente, come piacerebbe tanto a Berlusconi. Non per caso il risultato della Lega e’ stato parecchio deludente (per i legaioli, per me e’ gia’ stato troppo buono). Che c’e’ da stupirsi se qualcuno vota dei federalisti prodiani?
Ciao, Fabio.
Per i pregressi resto più propenso ad associare il termine idiota a Calderoli e malafede a l’Unità ;)
Riguardo la LAL, non fossero apparentati con l’Unione potrebbe avere anche un senso, ma così rimango convinto che se l’han votata intenzionalmente sian pirilli :P
E’ l’ultimo mio commento altrimenti si trasforma il blog in una chat ;)
Fabio, a me piacciono le dimostrazioni per assurdo. Quindi te lo spiego con un controesempio: cosa sarebbe secondo te un “comunista” duro e puro che, deluso dai compromessi cui potrebbe scendere Bertinotti per tenersi la presidenza della camera, votasse un fantomatico partito con la falce e martello apparentato con la CdL?
Sciabat, il tuo esempio non quaglia. Berlusconi e’ una vita che la smena a tutti con i comunisti, per non parlare di An o di Mussolini. Nel centro sinistra si attaccano i legaioli, ma non si e’ mai attaccato il federalismo, o non con altrettanta violenza. Buona parte della devolution fatta finora, in realta’ e purtroppo, e’ opera del centro-sinistra, mi pare.
Ciao, Fabio.