_Cryptonomicon_

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Ci sono libri in un certo senso di nicchia, nel senso che molte persone non li sopportano ma per una minoranza sono imprescindibili. Questo (Neal Stephenson, Cryptonomicon, Arrow Books 2000 [1999], pag. 918, Lst 8.99, ISBN 0-09-941067-2) ne è un esempio. La storia è a prima vista incomprensibile, con tre trame distinte – due che iniziano negli anni prima della Seconda Guerra Mondiale e una contemporanea – che iniziano a intrecciarsi in un modo assolutamente barocco, con personaggi che appaiono per caso all’inizio del libro che alla fine si scoprono essere collegati agli altri personaggi attraverso ben meno dei sei gradi di separazione di cui abbiamo sentito parlare così tanto; il tutto su una base di romanzo storico con le scoperte di Turing e l’invenzione del calcolatore digitale e i ricordi di guerra. Gli altri due temi che pervadono il libro sono la “geekiness”, che qua è ovviamente considerata una qualità positiva, e la paranoia, rappresentata solitamente attraverso la crittografia. Il Cryptonomicon, il cui nome è chiaramente modellato sul lovecraftiano Necronomicon, è il libro dove tutti i crittografi fino alla seconda guerra mondiale aggiungevano i risultati a cui erano pervenuti. Nell’universo parallelo del libro, abbiamo poi Finux al posto di Linux, ETC invece che IBM, Ordo rispetto a PGP… un gioco nel gioco.

Ultimo aggiornamento: 2014-04-21 16:19

2 pensieri su “_Cryptonomicon_

  1. Andrea

    Se ti è piaciuto, ti consiglio la lettura del ciclo barocco, un prequel a Cryptonomicon. In italiano dovrebbe essere uscito solo il primo dei tre, “Argento Vivo”, in cui la stirpe dei Waterhouse incontra Newton, Leibniz e compagnia.

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