Guida completa ai Beatles

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Libri sui Beatles ce ne sono molti. Troppi. Allora perché scriverne uno nuovo? Beh, magari per dare un nuovo punto di vista, credo sia la causa motivante di questo libro (Chris Ingham, Guida completa ai Beatles [The Rough Guide to The Beatles], Vallardi 2005 [2003], pag. 384, € 14, ISBN 88-8211-986-6, trad. Maria Cristina Giordano, Vanna Lovato e Giovanna Olivieri) che come spesso capita ha preso un titolo italiano completamente diverso da quello inglese. Come suoi punti a favore, ci sono sicuramente la struttura del libro che non si limita al periodo 1962-1970 ma si insinua nelle carriere successive, e ha delle sezioni sulle cinquanta migliori loro canzoni, sulla parte cinematografica, compresi i filmati promozionali che oggi sarebbero stati chiamati videoclip, e finanche i luoghi beatlesiani. D’altra parte, ogni tanto Ingham scivola sul gossip più trito: nulla di strano, visto che tra i libri citati nei ringraziamenti c’è quello tristemente noto di Guiliano. Inoltre almeno una delle traduttrici di Beatles ne conosce pochino: lo si vede dalla traduzione letterale degli “indizi in Free as a bird“, assolutamente incomprensibile senza citare il verso originale.
In definitiva, il libro può essere interessante ma solo se non si è degli appassionati beatlesiani.
Aggiornamento: (10 gennaio 2007) Dopo uno scambio di email con la curatrice della collana, vorrei fare una precisazione su quanto ho scritto per evitare interpretazioni errate. La qualità della traduzione è ottima, e non ho alcun dubbio a riguardo. Continuo a non essere d’accordo sull’avere evitato di lasciare anche il testo inglese sulla spiegazione di alcuni degli “indizi” nel video di Free as a bird, perché a mio parere la cosa rende difficile al lettore casuale la correlazione tra l’indizio e il brano: visto che però la cosa è stata una precisa scelta editoriale, è ingiusto dire che “la conoscenza dei Beatles di uno dei traduttori è scarsina”.

Ultimo aggiornamento: 2006-03-20 10:38

3 pensieri su “Guida completa ai Beatles

  1. Lopo

    “In definitiva, il libro può essere interessante ma solo se non si è degli appassionati beatlesiani.”
    Cioè per chi ne sa già è superfluo?

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