Numb3rs – la recensione

Alla fine sono riuscito a vedere il secondo dei due episodi trasmessi ieri sera. Giudizio sintetico: boh.
Non è che uno si aspettasse qualcosa di diverso dal giovane genio matematico borderline autistico, e non che uno si aspettasse chissà quale matematica dentro. Occhei, il principio di Heisenberg è fin fisica, ma lo accettiamo, ed è stato spiegato anche in maniera decente. Peccato che alla fine non sia stato applicato, o almeno non hanno specificato come è stato applicato.
Non parliamo poi della traduzione: “P contro NP” sembra un match di wresting più che un enunciato (che in italiano sarebbe “P è uguale a NP?”)
Poi è chiaro che se uno vuole vedere un telefilm poliziesco, va più che bene, ma di quei telefilm ce ne sono a bizzeffe.
Insomma, non credo continuerò a vederli.

Ultimo aggiornamento: 2006-03-06 11:40

9 pensieri su “Numb3rs – la recensione

  1. Stefano

    Concordo, povero di matematica e soprattutto povero dal lato polizziesco, non vale certo la pena seguirlo… molto meglio Law & Order il sabato su Rete4

  2. Francesca

    il principio di heisenberg è stato applicato ma non è stato spiegato, e p contro np non piace neanche a me:)
    non so esprimermi se mi è piaciuto oppure no, la cosa che mi chiedo è perchè un matematico viene rappresentato o come un genio o come un disadattato sociale, bisognerebbe chiedere a qualche sociologo

  3. .mau.

    eh no, per applicare il principio di Heisenberg dovevano esplicitare il fatto che si erano preparati un piano diverso da quello iniziale. Probabilmente il fatto che i soldi non sarebbero stati portati dal furgone ma dall’auto c’entrava nel tutto, ma la cosa non era così chiara.
    Per il matematico genio/disadattato, non so se si potrà mai fare nulla al riguardo… e poi il mio disadattamento è notorio :-)

  4. Francesca

    comunque rimane il fatto che il principio di heisenberg è fisica, perchè il problema grosso è sempre come rappresentare la matematica senza parlarne in modo serio.
    hai risposto alla mia domanda (ma la risposta la conoscevo già;)) sul fatto del matematico disadattato… è che non si sa perchè fa più fico vero?

  5. Storiedime

    A me è piaciuto, sarà perché la mia materia preferita al Poli era Modellistica ed identificazione.
    O sarà perché non avevo la pretesa di vedere una lezione di analisi III in prima serata, ma piuttosto un telefilm accettabile e comprensibile da tutti…

  6. zefram

    il problema è, come al solito, il doppiaggio veramente orrendo. voci impostate da teatro, zero corrispondenza con le voci originali e la presa diretta che va a farsi benedire.
    personalmente, ritengo che la matematica, la fisica e la computer science usate in numb3rs siano l’equivalente del technobabble di star trek – anche se più realistico; quindi non ci faccio granché caso (così come non faccio caso al flux capacitor matrix of verteron particles di un episodio quadratico medio di star trek).
    dal punto di vista “telefilmico”, però, la visione in versione originale l’è tutta un’altra cosa.

  7. abissi

    So che sto per fare un classico commento inutile ma….
    nonostante tutto, continuero’ a guardarlo, mi par un miracolo rivedere sullo schermo Joel Fleishman :)

  8. vb

    l’ho visto stasera e… maddechè??? sembrava il classico telefilm americano con la finta scienza di cui riempirsi la bocca (il virus che si diffonde a ramo, con le freccettine gialle su per la città, era veramente rotfl – ma anche il palazzo che crollava solo se il vento arrivava con un angolo di 45 gradi era un’idea fantastica).

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