Formigoni vuol fare il senatore

Il Governatore della Lombardia (ma anche Galan in Veneto, a quanto pare) ha deciso: scenderà in campo per portare alla vittoria le truppe della Casa della Libertà. Qualcuno si potrebbe chiedere “ma come, lascia un così bel posto per diventare uno dei tanti?” Ma no, non è così: pur immaginando che ieri Radiopop scherzasse, quando ha detto che se il centrodestra vincerà ci sarà una leggina ad (alteram) personam che permetta la compatibilità, la risposta è molto più semplice. Gli eletti hanno infatti 90 giorni di tempo per decidere quale cadreghino mantenere, e intanto uno può farsi un giretto a Roma.
Continuo a dire che la mia proposta di due anni fa (“ti candidi e ti eleggono? Lasci obbligatoriamente il posto che avevi prima”) dovrebbe essere presentata come legge.

Ultimo aggiornamento: 2006-03-05 19:27

2 pensieri su “Formigoni vuol fare il senatore

  1. P.G.

    E’ una presa in giro nei confronti degli elettori. Bisognerebbe imporre, per legge, a chi si candida come senatore/deputato/presidente di regione/provincia/comune, di non potersi candidare per altra figura istituzionale pari o superiore a quella occupata, per tutta la durata del mandato, indipendentemente da eventuali dimissioni.
    Altrimenti la poltrona di presidente della regione diventa un modo per acquisire e distribuire clientele.

  2. mestesso

    L’esito è meno scontato di quanto sembra.
    Infatti per fare in modo che, in caso di elezione a senatore, in regione non si rifaccia la votazione occorre che a) il consiglio regionale ratifichi una modifica allo statuto b) la Consulta non impugni tale modifica.
    Entrambe le opzioni pongono problemi. Infatti in a), la lega, se il referendum ongoing sulla devolution dovesse (come sembra) non passare, farebbe cadere tale mozione o peggio, si ritirerebbe per vendetta dal consiglio, comunque decaduto.
    In b) la Consulta con 90% di probabilità, rigetterebbe la delibera, con l’effetto di rifare un giro di votazione alla regione, con decadenza immediata della attuale coalizione.
    Rimane il fatto he è una porcata, ma è una strada rischiosa per Formigoni, paradossalmente per lui sarebbe meglio che FI perda le elezioni che non il contrario.

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