Su La Stampa di oggi c’era un articolo che mi ha lasciato davvero basito. Papa Benedetto XVI ha infatti deciso che da ora in poi rafforzerà, attraverlo la Libreria Editrice Vaticana, il copyright sui suoi testi; quindi se un altro editore volesse stampare una copia di una sua enciclica d dovrà pagare i diritti d’autore a B16.
A parte che io avrei già dei problemi con il concetto di copyright su parole che si suppone siano per il mondo tutto, potrei ancora capire l’idea di impedire che qualcuno travisi i testi, e quindi l’apposizione di un copyright. Ma pagare i diritti? Se ci pensate un attimo, è assurdo. Un fedele non ha la possibilità di sapere cose che indubbiamente lo riguardano, se non pagando “un diritto” a chi glielo deve dire: quasi meglio della simonia.
Aggiornamento: Grazie a quasi.dot, ecco il lancio d’agenzia. Interessante notare la data: fine maggio scorso.
Ultimo aggiornamento: 2006-01-21 22:25
E’ compresa nel prezzo l’assoluzione per i peccati antecedenti?
Pagare per accedere alla Verita’/Verbo… ricorda molto scientology…
Ma quella che noi chiamiamo semplicemente “enciclica” non è una “lettera enciclica”, che in altri ambienti sarebbe banalmente una “lettera aperta”? Per definizione dovrebbero avere la circolazione maggiore possibile…
dai un’occhiata (soprattutto l’ultima frase)
http://www.radicali.it/view.php?id=50631
Chi ha voluto i diritti d’autore non è stado Benedetto XVI ma il cardinale Sodano… evidentemente la chiesa è stufa che chiunque possa prendere quello che viene detto e travisarlo a proprio piacimento, come a quanto pare trovano giusto i radicali (“Mentre molti editori e autori, […], adottano le licenze Creative Commons proprio per favorire la massima circolazione e l’UTILIZZO CREATIVO dei propri archivi e delle proprie opere, il Vaticano impedisce a giornali ed editori, anche cattolici, di pubblicare le parole del Papa”).
Non mi sembra che a nessuno venga vietato “l’accesso alla Verità/Verbo”, la troverette come sempre su riviste e pubblicazioni dedicate… per gossip e polemiche invece ci sarà forse meno spazio.
Nell’ordine:
– la richiesta è effettivamente arrivata da Sodano, come mi sono accorto dopo avere letto il lancio d’agenzia che ho citato in seguito.
– come ho scritto fin dall’inizio, posso capire l’idea di apporre un copyright per evitare che il testo venga preso e travisato. Ma per farlo sarebbe bastata una licenza come cc-by-nd, vale a dire “Devi riconoscere il contributo dell’autore originario; non puoi alterare, trasformare o sviluppare questopera”.
– gossip e polemiche continueranno ad esserci, visto che il diritto di citazione resta sempre a disposizione.
Resto dell’idea che la mossa non avrà un grande effetto pratico – non mi pare che Editori Riuniti abbiano mai pubblicato delle encicliche – ma sia un boomerang pubblicitario
Ma di cosa vi stupite tutti??
Del fatto che Satana questa volta ha sbagliato e non e’ riuscito a nascondere per benino le catene che vi ha messo ai piedi?
Di cosa vi stupite???
Avete visto per anni, con i vostri stessi occhi, il potere acquisito dalla “santa romana chiesa” ed ora vi stupite?? Avete appreso dalla storia il suo potere politico e, ancora, vi stupite??
Sciocchi!! Come sciocco ero io, dopo tutto…
Anzi, neanche mi reputavo credente. Nemmeno io sapevo cosa ero… Ma ora lo so. Grazie a Gesu’! So chi e’ il mio Salvatore, so chi e’ il Leone della tribu’ di Giuda, il Signor dei Signori, il Prode che cavalca, Colui che apre e nessuno chiude, so che tornera’ nella sua gloria per rapire la “sua chiesa”, la “sua sposa”.
Di cosa vi stupite?? State pensando: “Ecco, questo e’ pazzo. Cosa dice?”. Bene, sappiate cosa e’ scritto in Marco 14:62-65, allora.
E pensate che quando Egli ritornera’ per rapire la sua sposa vorra trovare una prostituta al suo posto?
A voi farebbe piacere? No? Beh, allora pensate se farebbe piacere a Colui che ha dato il suo Santo sangue per la sua sposa!!
Non sapete cosa e’ scritto in Apocalisse 2:9 e 3:9? Dunque leggetelo, soffermandovi alla parola “sinagoga”.
Credete voi? Se credeste, sapreste che il “Verbo” e’ Dio e non un “impostore”. Dunque non associate parole sante a persone non sante. Ricordatevi che in Matteo 12:33 sta scritto: “FATE l’albero buono, e il suo frutto sarà buono; o fate l’albero malvagio, e il suo frutto sarà malvagio; poichè dal frutto si conosce l’albero.”
E sta, ancora, scritto: “Se vendete qualcosa al vostro prossimo o se comprate qualcosa dal vostro prossimo, nessuno faccia torto al suo fratello.” (Levitico 25:14).
Non chiesero al Signore Gesu’: “Qual e’ il gran comandamento?” ? Cosa rispose egli? Lo trovate in Marco 12:28-34.
Di cosa sto parlando? Da dove traggo queste frasi? Da un romanzo? Da un libro di politica pacifista? Da un racconto estemporaneo? (Oh, molti lo considerano tale…).
NO! E’ la Parola di DIO!
“Mica siamo scemi! Lo sappiamo!” penseranno alcuni.
Voi pensate di saperlo, vi dico io. Come accadeva a me.
Molti l’hanno dimenticata. Eppure la domenica vanno in chiesa, “battezzano” i propri figli, si sposano, fanno la prima comunione, la cresima, la…
E poi, tradiscono il proprio coniuge, lasciano che i figli siano dediti ad ogni sorta di male, si prostituiscono al “mondo”…
Quante di queste cose sono scritturali? E quanti ne conoscono il significato profondo e ne portano rispetto senza trasformarle in “tradizioni”?
No sapete che sta scritto: “Se diciamo che abbiam comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità”. (1 Giovanni 1:6).
Chi di voi per definire il suo credo dice “Io sono cristiano” invece di dire “Io sono cattolico”?
Cristo Gesu’ e’ Uno e sono Tre: Padre, Figliolo, e Spirito Santo. Questo e’ DIO!
Abbiate il coraggio di entrare in una chiesa avendo con voi la vostra Bibbia, e di aprirla su Deuteronomio 5:5, di leggerla sino al verso 21, stando li’, ritti in piedi e guardandovi poi intorno.
Il Verbo, la Parola, e’ scesa tra noi perche’ ci ha amato sin dal principio (Vedi Giovanni 1). Ci ha portato il suo amore. Infatti sta scritto: “Io vi do un nuovo comandamento: che voi vi amiate gli uni gli altri; acciocchè, come io vi ho amati, voi ancora vi amiate gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che voi siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri.” (Giovanni 13:34-35).
Dunque, non vi scandalizzate di cosa accade nel mondo, infatti in Matteo 18:7 sta scritto: “Guai al mondo per gli scandali! perciocchè, bene è necessario che scandali avvengano; ma nondimeno, guai a quell’uomo per cui lo scandalo avviene!” ed in Luca 17:1 sta scritto: “OR egli disse a’ suoi discepoli: Egli è impossibile che non avvengano scandali; ma, guai a colui per cui avvengono!”.
Pensate, piuttosto, che sta anche scritto: “ma se camminiamo nella luce, com’Egli è nella luce, abbiam comunione l’uno con l’altro, e il sangue di Gesù, suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato.” (1 Giovanni 1:7).
Infine, non preoccupatevi se non potrete piu’ usufruire di parole dette da uomini se non pagandole. Preoccupatevi, invece, di leggere la Parola di Dio che e’ libera e libera.
Poiche’ sta scritto: “Gesù allora prese a dire a que’ Giudei che aveano creduto in lui: Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; e conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi.”. (Giovanni 8:31-32).
Pace a tutti voi
Cavolo .mau. una volta tanto si riesce a fare una discussione intelligente su un blog? :) Se devo essere sincero non credo che sia una qualche trovata pubblicitaria… la chiesa non ha proprio bisogno di farsi notare, entra nei telegiornali e nelle case di tutti più o meno tutti i giorni (non è necessariamente un male, almeno per me… ogni tanto ci vuole qualcuno che faccia notare che i valori, le tradizioni costruite nei secoli stanno andando allo sfascio). Credo che sia un gesto clamoroso forse fatto in reazione agli avvenimenti di questi anni… il dialogo tra cattolici e non cattolici (non diciamo laici per favore, anche io sono laico, perché non sono sacerdote, ma sono cattolico…) si fa sempre più aspro e la chiesa inizia ad alzare la testa… “porgi l’altra guancia” diceva qualcuno… e ogni cattolico vero dovrebbe essere disposto a farlo, ma non a porgere la guancia della propria fede! Insomma, è un gesto plateale per dire: quello che diciamo è nostro! E il paragonare questo evento alla simonia è un paragone un po’ eccessivo… chiunque frequenta la chiesa sa che spesso le parole del papa, che siano pubblicate su riviste o meno, sono distribuite gratuitamente… insomma, per un praticante non è un problema…
x Alexx: bastava dire “date a Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio” (una frase detta da Gesù diventata bandiera dei cosidetti laici, di cui spesso si dimentica la seconda parte, quella su Dio).
Ciao a tutti!
Sulle discussioni serie in un blog, vorrei riportare un illuminato commento :-)
Ad ogni modo, so benissimo che un fedele non avrà comunque problemi a conoscere quanto scritto dal Papa. Resto però per una volta dell’idea di Messori: questa mossa è un autogol, e c’erano altri strumenti (le CC che ho indicato sopra) per seguirlo, soprattutto per testi come le encicliche che dovrebbero essere il modo in cui la Chiesa, nella persona del Papa, istruisce i fedeli. Se la cosa fosse stata limitata a libri tipo Varcare la soglia della speranza (dove i diritti di autore c’erano già eccome) la cosa non mi avrebbe toccato per nulla.
È comunque incredibile che l’uscita sulla simonia abbia riscosso così tanto interesse: era solo una battuta, anche se un fondo di verità c’è: non si vendono le cose sacre, ma il Verbo sì.
Bello “l’illuminato commento”!
Vero, una forma più permissiva di protezione dei diritti sarebbe stata più saggia… ripeto, credo sia solo un gesto simbolico…
La simonia ha fatto successo perché è una cosa gravissima… per un cattolico è un peccato grave, oltre ad un segno di irresponsabilità…
E ancora ripeto, e sarà forse testardaggine la mia, non mi sembra che si venda niente, l’enciclica è pubblicata a disposizione di tutti su http://www.vatican.va... non è stata una scelta economica… solo di principio.
Ciao!
Se è solo per questo, oggi Avvenire ha all’interno un inserto con il testo completo dell’enciclica. Con un euro ti prendi giornale ed enciclica.
Insomma, sono d’accordo sul fatto che la scelta sia di principio, ma quello che contesto è proprio il principio!