ed è stato Guardasigilli

In teoria uno che è stato ministro della Giustizia ne dovrebbe sapere più di me sul tema (anche se l’ingegner Castelli verrà subito a rimbrottarmi…), ma confesso di non avere capito il commento di Fassino alla notizia che Ciampi ha rimandato alle camere la legge sull’inappellabilità.
Chi non è stato attento probabilmente non sa molto di questa legge, che sostanzialmente dice “se una persona è stata prosciolta, il pubblico ministero non può ricorrere in appello”. Inoltre, non sono appellabili le sentenze che terminano con una condanna a una semplice ammenda.
Presumo che il motivo del rinvio alle camere sia dovuto al fatto che la Costituzione prevede che accusa e difesa siano alla pari, e in questo caso la legge diverrebbe sbilanciata verso la difesa.
Però Fassino dice tra l’altro che se la legge fosse rimasta così avrebbe “reso più lunghi e intensi i tempi dei processi”, e questo non mi torna proprio. Se si dice che in una certa serie di casi non si può più andare in appello, come fanno i processi ad allungarsi?
Aggiornamento: (20 gennaio) Per chi non ha voglia di leggere i commenti, i processi si sarebbero potuti allungare perché la Cassazione avrebbe giudicato anche nel merito, e quindi fare tornare al via parecchi processi. Chi invece non riesce a capire perché parlo di Fassino deve sapere che l’articolo di Repubblica che ho linkato non è quello che appare oggi: non c’era la spiegazione di Carl’Azeglio, ma appunto il commento di Piero. Riciclare i bit è facile!

Ultimo aggiornamento: 2006-01-20 15:16

9 pensieri su “ed è stato Guardasigilli

  1. alessio

    Ci si potrebbe comunque appellare alla Cassazione. Il che vuol dire che tutto si scaricherebbe sulla Cassazione, che non è attrezzata ma soprattutto diventerebbe un tribunale sul merito della sentenza e non solo sulla forma. Raramente una legge così piccola cambiava così radicalmente la struttura dei processi…

  2. Domiziano Galia

    Alt. La trasformazione della Cassazione in tribunale sul merito è proprio l’unica cosa buona della legge Pecorella, che per il resto è da strappargli in faccia la laurea in legge di chi l’ha proposta.

  3. alessio

    Che sia cosa buona non so – diciamo che la Cassazione non è certo pronta per questo cambiamento epocale (da cui il possibile disastro) e sarebbe un cambiamento di impatto costituzionale.

  4. intempestiva

    Penso anche io che il problema sia il nuovo ruolo dato alla Corte di cassazione: i suoi compiti principali riguardano l’interpretazione del diritto (perchè sia applicato uniformemente in tutto il Paese, per determinare la giurisdizione etc.) e questo richiede tra l’altro che i giudici di Cassazione non siano troppi (troppe teste= troppe idee= niente uniformità di interpretazione).
    Soprattutto però il problema mi sembra legato a quello che i giuristi chiamno principio di realtà: la Cassazione non è in grado materialmente di far fronte alle attribuzioni che le vengono date.
    Nel complesso darle simili poteri di decisione sulla ricostruzione dei fatti
    è come pretendere di portare tutti i turisti dell’Adriatico alle Cinque Terre e poi dire “che male c’è?”

  5. FRATELLI D'ITALIA

    Coincidenzialità

    Il centrodestra ha sempre respinto le accuse di personalizzazione delle leggi con la sottintesa giusitificazione che eventuali benefici per il Cavaliere avrebbero avuto il carattere di coincidenzialità. E tu te le i…

  6. paolo beneforti

    >Però Fassino dice tra l’altro che se la legge fosse rimasta così avrebbe “reso più lunghi e intensi i tempi dei processi”
    veramente lo dice Ciampi

  7. .mau.

    Quando avevo scritto la mia notiziola, l’articolo di Repubblica che ho linkato non parlava di quello che Ciampi aveva detto, ma aveva il commento di Fassino (altrimenti che senso avrebbe avuto il titolo?)
    Purtroppo Rep. cambia le carte in tavola :-(

  8. intempestiva

    Sì .mau. l’ho notato anch’io in passato: è piuttosto seccante!
    Questo mi fa venire in mente un ennesimo articolo (comparso in queste setimane, forse proprio nel Venerdì) sulle foto da cui Stalin rimuoveva allegramente quelli che già aveva eliminato dalla faccia della Terra.
    Certo ritoccare gli articoli è legittimo e correggerli è doveroso, ma siccome creano un affidamento forse i giornali online dovrebbero lasciara una traccia chiara delle varie tappe: mi pare che sarebbe più corretto professionalmente.

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